I ragazzi dell'Ipaa di San Cipirello, premiati ad Expo

"A scuola di impresa e lagalità" è il progetto con il quale hanno vinto

MONREALE, 21 settembre – È stata una grande emozione per i ragazzi della IV A dell'Istituto per l'Agricoltura e l'Ambiente di San Cipirello, sezione aggregata dell'istituto superiore Basile-D'Aleo, essere premiati, venerdì scorso, all'Expo per il progetto "A scuola di impresa e legalità", promosso da Confindustria Centro Sicilia.

I 12 studenti vincitori hanno presentato l'idea imprenditoriale "La terra del sole" che ha come scopo quello di favorire all'estero i prodotti tipici siciliani, quelli per cui la nostra regione è famosa in tutto il mondo. Si tratta di progetti finanziati con i fondi PON che hanno avuto come tema, “Impresa e Territorio”, incentrato sul business plan e sul come fare impresa.
La premiazione è avvenuta a Palazzo Italia dove il prefetto Santi Giuffrè che è anche Commissario nazionale antiracket e antiusura, e Carlo La Rotonda, direttore di Confindustria Centro Sicilia, hanno consegnato nelle mani di Maria Bruno la targa di premiazione, mentre ai ragazzi sono state consegnate le magliette del consorzio legalità.

I giovani studenti, Vitalba Amato, Mara Autovino, Luciano Bertini, Federica Bonfiglio, Federica Cutrona, Salvatore Di Matteo, Francesca Greco, Daniele Giuseppe La Piana , Girolamo Lo Presti, Salvatore Provenzano, Carmen Rappa, Francesco Tumminello, sono stati accompagnati in questa bellissima esperienza dalle loro insegnati Maria Bruno, di italiano e Giovanna Mosca, di agraria. Il gruppo monrealese ha avuto modo di trascorrere una giornata all'Esposizione Universale, dove hanno visitato i padiglioni di Italia, Svizzera, Austria, Israele e la mostra di Confindustria "Fab food: la fabbrica del gusto italiano".
Questa avventura è partita lo scorso 26 maggio 2015 quando la classe, accompagnata da Giovanna Mosca, aveva partecipato nella sede della Confindustria di Palermo all'iniziativa “ A Scuola di Impresa e Legalità”, promossa ed organizzata da Confindustria Centro Sicilia con il patrocinio della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, che ha previsto fra i suoi obiettivi quello di avvicinare i giovani al mondo del lavoro e dell’impresa nel rispetto delle regole.

I giovani sancipirellesi hanno sbaragliato la concorrenza di circa 150 ragazzi di 13 istituti superiori delle province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna e Palermo, con l'intento di dare impulso al binomio impresa e legalità e accorciare le distanze tra scuola e lavoro.
“Bellissima esperienza – ha dichiarato Maria Bruno – e anche grande orgoglio che per noi significa essere gratificati su scala nazionale. La scuola, - ha proseguito la docente di italiano – sia da un punto di vista didattico che di impegno, ha mostrato in questi anni grande attenzione nei progetti sulla legalità”.

L'IPAA è uno dei sette istituti diretti da Concetta Giannino che da qualche anno ha preso in mano le redini della scuola superiore del territorio monrealese, recuperando una situazione che sembrava portare all'inevitabile chiusura o accorpamento delle scuole superiori. L'incremento di studenti è stato considerevole, circa 200 unità in più. Ricordiamo che l'istituto superiore a Monreale ha il liceo classico, scientifico e artistico, mentre a san Giuseppe Jato c'è una sezione di liceo scientifico e l'istituto agrario di San Cipirello. A questi si aggiungono i due serali.
“Sono molto orgogliosa del risultato raggiunto dai nostri ragazzi dell'istituto agrario, il nostro sforzo - ha detto la dirigente Concetta Giannino - è stato creare o meglio diventare squadra e ci siamo riusciti. Abbiamo infatti iniziato a lavorare divertendoci e facendo capire agli alunni che queste erano scuole di qualità e non di passaggio.

In conclusione - continua la Giannino - la buona scuola deve essere fatta facendola bene, ognuno con le proprie responsabilità, pensando però che il bene vero da perseguire è quello degli alunni che vengono affidati alla scuola dalle famiglie, sempre nella speranza di renderli migliori. In particolare la presenza dei due serali è un forte impulso per diminuire l’abbandono scolastico, offrendo al territorio più di una possibilità per garantire ai figli un futuro, soprattutto nel caso in cui questi ultimi dovessero aiutare la famiglia economicamente durante il giorno”.

“Si può lavorare bene solo se si crea l’ambiente giusto” le fa eco, Carmen Bonanno, prima fiduciaria della dirigente. “Perdere un istituto come quello del mosaico di Monreale sarebbe stato un fatto gravissimo per la cultura della nostra regione” ha sostenuto Marco Monastra, secondo fiduciario.

La scuola è anche informatizzata attraverso un sistema di connessione ad internet e di gestione automatizzata delle procedure che forniscono servizi alla famiglia di altissima qualità. “A questo si aggiungono le aule sperimentali che abbiamo avviato per l’utilizzo da parte degli studenti di tablet e computer – ha sostenuto Antonino Pinizzotto, responsabile dei sistemi informativi della scuola e docente di fisica”.