I ragazzi del liceo ''Basile-D’Aleo'' a lezione di differenziata

Secondo incontro del progetto curriculum verticale dal titolo "Scuola Ecogica a Monreale"

MONREALE, 5 dicembre – Che cos’è la raccolta differenziata? Perché è importante effettuarla? Come cambia da comune a comune? Che cosa si ottiene da essa? Che cosa sono il riciclo e il riuso? Qual è la funzione degli ecocentri? Quali sono i simboli del riciclaggio presenti nei prodotti che consumiamo?

Sono queste solo alcune delle domande a cui ieri la professoressa Maria Grazia Intravaia ha risposto con chiarezza, passione e precisione nell’aula magna del liceo artistico “D’Aleo”, nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione e informazione sulla raccolta differenziata, campagna che fa parte di un più ampio progetto curriculare verticale che abbraccia le scuole del nostro territorio monrealese: la “Guglielmo”, dall’infanzia alla secondaria di primo grado e il liceo “Basile-D’Aleo”. A far da pubblico, gli insegnanti e gli studenti della scuola media “Guglielmo” e del biennio del Liceo Classico e Scientifico “Basile – D’Aleo”. A impreziosire la conferenza la professoressa Bianca Maria Ferreri, con un brillante intervento sull’inquinamento dei mari.
Presente all’incontro anche l’assessore alla gestione ai rifiuti di Monreale Salvatore Grippi, che ha spiegato quali politiche ambientali adotta il comune e quali iniziative mette in atto, ribadendo l’importanza della differenziazione dei rifiuti oltre che nelle case anche nelle scuole.

“Differenziare i rifiuti e informare gli altri su come farlo sono piccoli gesti che ognuno di noi può compiere e che non costano nulla, ma grandi passi per l’umanità” ha sottolineato la professoressa Intravaia. Lei e Bianca Maria Ferreri sono due docenti di Scienze dell’Istituto “Basile-D’Aleo”. Entrambe con gli occhi spalancati sul mondo, occhi che non si assopiscono mai e che vigilano intorno, alla ricerca di problemi da analizzare e di soluzioni da trovare. Maria Grazia e Bianca oltre agli occhi ci mettono anche il cuore in quello che fanno e ieri l’hanno dimostrato, con il linguaggio chiaro e divulgativo, con la precisione dei dati e dei numeri, con l’urgenza del problema che non si fa mai facile allarmismo. Insieme ce la stanno mettendo tutta per costruire nel territorio una cultura e una sensibilità che siano davvero “ambientali”. E sembra proprio che il messaggio abbia fatto centro