Ddl di stabilità nella scuola, protestano i docenti del liceo Basile

Previste diverse forme di lotta a partire dall'autosospensione

MONREALE, 13 novembre – Si prospettano diverse iniziative di protesta di un certo rilievo presso il liceo "Emanuele Basile" di Monreale, per dire "no" al decreto legge cosiddetto "di stabilità" nella parte che riguarda il settore scolastico.

Forme di protesta, che verranno stabilite nel corso del collegio dei docenti in programma oggi pomeriggio e che potrebbero prendere corpo a partire già da domani. Motivo dell'azione sono i "drastici tagli di finanziamenti e di monte ore subiti dalla scuola pubblica e, in particolare, dagli Istituti Professionali che hanno visto il dimezzamento delle ore tecnico-pratiche".

Il corpo docenti, pertanto, se dovessero essere confermati contenuti del Ddl di stabilità, potrebbe andare verso l'autosospensione (fino ad avvenuto ritiro dell'articolo 3 della Legge di stabilità) da ogni incarico previsto nell'organigramma dell'Istituto: figure strumentali, responsabili dipartimento e area, coordinatori di classe.

Dovrebbero restare in carica, invece, per l'ordinaria amministrazione il collaboratore vicario e il secondo collaboratore vicario: in quanto nominati dal dirigente scolastico, il responsabile della sede succursale, il responsabile funzione strumentale per il sito web, i docenti membri della commissione Sicurezza, la commissione solo per l'orientamento in entrata,  gli organizzatori di rilevanti manifestazioni già programmate, il comitato di valutazione e le figure dei tutor.

Nella protesta, per la quale i docenti chiedono la collaborazione di alunni e genitori "per salvaguardare la conoscenza quale bene comune e per restituire dignità al lavoro dopo anni di tagli e assenza di progetto educativo complessivo", potrebbero essere adottate anche altre misure di lotta: il blocco di tutte le attività extracurriculari non esplicitamente previste dal contratto di lavoro come obbligatorie: viaggi d'istruzione, uscite didattiche, ecc; il blocco dell'adozione dei libri di testo; il rifiuto alle prestazioni aggiuntive oltre l'orario d'obbligo; il rifiuto dell'somministrazione dei test Invalsi; la sospensione dell'ora di ricevimento per i genitori; la sospensione dell'attività degli organi collegiali e dei consigli di classe fino ad avvenuto ritiro dell'articolo 3 della Legge di stabilità; la convocazione di un'assemblea auto-convocata, in orario extra curriculare, aperta a genitori ed alunni per spiegare i motivi del disagio.