Al liceo "Emanuele Basile" lezione di legalità

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Iniziativa congiunta con le Forze dell'Ordine ed il Comune

MONREALE, 18 aprile – Per il terzo anno consecutivo, stamattina, il liceo "Basile" ha ospitato l'incontro sulla legalità. Erano presenti il capitano della compegnia dei carabinieri Paolo Del Giacomo, l'assessore alla pubblica istruzione nonchè presidente dell'associazione antiracket "Liberi di lavorare" Lia Giangreco, il dirigente scolastico Carlo Monastra e Gabriella Cacioppo ideatrice della manifestazione. Di fronte ad una folta rappresentanza di alunni, il capitano Del Giacomo ha fatto un excursus dei reati che il minore, già imputabile all'età di 14 anni, è in grado di commettere e le relative conseguenze penali. Dal reato di bullismo, che in sè non è una fattispecie inclusa nel testo penale, ma che racchiude tutta una serie di comportamenti illeciti che vanno dal furto di oggetti allo stalking, alle percosse, ai reati che si commettono all'interno dei social network, fino ai reati più gravi che possono essere lesioni gravi o addirittura cagionare la morte.

Ha poi fatto una breve trattazione sulle sostanze stupefacenti, tema che ha già trattato l'anno precedente, ribadendo non solo gli effetti sulla salute provocati dall'uso di queste sostanze, ma il non considerare un "mito" chi fa uso di droghe e soprattutto ha posto l'accento sulle conseguenze penali derivanti dallo spaccio.

Ha, infine, concluso il suo intervento invitando i ragazzi a partecipare più attivamente alla vita sociale perchè: "il contesto sociale nel quale viviamo, non migliorerà a seguito dei nostri interventi attreverso gli arresti di persone malavitose o con l'itervento della magistratura, il degrado di questo centro continuerà se noi non facciamo niente; per cui l'impegno vostro deve essere quello di modificare il substrato urbano attraverso la partecipazione ed il senso civico".

Lia Giangreco ha chiesto a tutti di partecipare all'associazione da lei presieduta per combattere attivamente il racket delle estorsioni ed il fenomeno dell'usura che uccide l'attività dei commercianti ed anche la nostra società e "da queste attività illecite – prosegue Lia Giangreco – che la mafia ha costruito un grande impero". Ha anche ricordato due nomi importanti della società civile che non si sono piegati alla mafia Libero Grassi e Tano Grasso.

Compito dell'associazione è quello di aiutare a far emergere il problema. È anche presente una sede in via Pietro Novelli, che attualmente è in ristrutturazione, ma quanto prima comincerà a funzionare. Per ultimo è intervenuto Carlo Monastra che ha invitato i monrealesi ad essere più aperti a cambiare una mentalità rivolta alla partecipazione sociale.