“Far musica in ogni scuola”, piccoli musicisti cresceranno alla Novelli

chiara di prima

Nessun costo aggiuntivo per le famiglie. Coinvolti bambini dalle prime alle quinte

MONREALE, 26 novembre – La direzione didattica "Pietro Novelli" si dà alla musica con il progetto "Far musica in ogni scuola". In linea con le direttive del Consiglio d'Istituto, prende il via il corso di formazione di musica per tutti i docenti, a partire da domani.

Sarà il maestro Pietro Gizzi, docente del Conservatorio di musica "Vincenzo Bellini" di Palermo, a tenere le lezioni. La "Novelli" che nel suo POF (Piano dell'Offerta Formativa) comprende anche la musica, ha deciso di dare ai propri alunni l'opportunità di studiarla, non in ambito extracurricolare, ma nelle ore curricolari. Lo scopo del corso è quello di formare lungo i cinque anni della scuola primaria, le capacità e le competenze musicali di base opportune per introdurre successivi apprendimenti.

"È ormai scientificamente provato – afferma la dirigente Chiara Di Prima – che nel campo delle neuroscienze lo studio precoce della musica, nel suo aspetto della fruizione e della produzione strumentale sviluppa delle specifiche competenze legate alle aree cerebrali dell'emisfero sinistro, favorendo contestualmente le competenze logico-matematiche. Ritengo quindi che la nostra scuola debba promuovere iniziative di questo spessore rivolte all'intera popolazione scolastica in un'ottica di equità e di pari opportunità".

Il progetto si svilupperà in due tappe. Una prima, rivolta ai docenti che saranno coinvolti nella ricerca per l'utilizzazione del "Laboratorio della musica"; ed una seconda, nella messa in opera dello stesso laboratorio. L'aspetto più interessante è che l'intero programma non prevede costi aggiuntivi a carico delle famiglie.

Gli alunni di ogni classe, dalle prime alle quinte, effettueranno un percorso specifico. Il lavoro fatto nelle prime classi è finalizzato allo sviluppo delle capacità ritmiche, le seconde svilupperanno le capacità intonative, mentre le terze amplieranno le capacità vocali, le quarte accresceranno le attività creative e strumentali ed infine le quinte saranno in grado di cantare brani adeguati all'età con l'intonazione, a leggere ed eseguire ritmi. Naturalmente è il primo anno nel quale nasce questo progetto che vedrà i suoi frutti tra qualche anno, ma già le premesse sono ottime.