Attività religiose in orario scolastico, la dirigente della "Novelli": "Non creano alcun turbamento"

chiara di prima

"Anzi sono un ampliamento delle attività di formazione"

MONREALE, 10 marzo – "Non si rileva, così come erroneamente evidenziato dai Cobas, alcun turbamento e sconvolgimento dell'attività scolastica, nè, tantomeno, una soppressione dell'ora di ordinario insegnamento, quanto piuttosto un ampliamento delle opportunità di formazione, educazione e istruzione che la scuola garantisce".

Con una dura nota, inviata a Carmelo Lucchesi, dell'esecutivo provinciale dei Cobas Scuola di Palermo, la dirigente scolastica della "Pietro Novelli", Chiara Di Prima replica al sindacato che aveva contestato all'istituto la partecipazione degli alunni delle quinte elementari al concorso indetto dalla Confraternita del SS.Crocifisso finalizzata all'ampliamento delle conoscenze degli studenti sulla tradizione della festa stessa del SS.Crocifisso. La partecipazione, tra l'altro, aveva come scopo quello di insegnare alle giovani generazioni il significato dell'opera del capitano Emanuele Basile, assassinato dalla mafia il 4 maggio del 1980, proprio mentre a Monreale si concludevano i festeggiamenti.

Lucchesi nella sua missiva, indirizzata alla Di Prima, ma anche agli uffici scolastici regionali e provinciali, evidenzia una "violazione della legge e della Costituzione", sottolineando come non sia consentito "a nessun titolo l'organizzazione o la partecipazione in orario scolastico ad atti di culto, celebrazioni o a qualsiasi altra attività di natura religiosa", avvalorando tale indirizzo con la sentenza definitiva del Tar Emilia Romagna, la 250/93.
Nella nota, inoltre, il sindacato, andando oltre, afferma che "in caso di violazione delle disposizioni in materia, denuncerà il fatto all'autorità giudiziaria perché venga accertato il reato di interruzione del servizio pubblico in danno degli studenti e siano perseguiti i responsabili a norma di legge".

Nella sua replica la dirigente scolastica parla di "un'esposizione dei fatti alquanto imprecisa, sommaria e fuorviante. Il valore formativo transdisciplinare dell'iniziativa, infatti, finalizzata al recupero delle fonti storiche, alla valorizzazione delle tradizioni popolari, nonchè alla conoscenza del patrimonio artistico del territorio di appartenenza, risulta essere profondamente coerente con le finalità previste dal curricolo verticale d'istituto.
Questa direzione - prosegue la Di Prima - ha sempre mostrato grande sensibilità nei confronti del pluralismo religioso e culturale, ponendo in essere tutti gli adempimenti necessari per garantire agli studenti che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica il diritto di frequentare attività alternative. Invito le organizzazioni sindacali a usare prudenza nell'esprimere richiami e precisazioni".