Lezione di legalità alla Guglielmo col giudice Mario Conte

"La scuola e la famiglia sono chiamate al compito di educare"

MOREALE, 12 aprile – Bellissima lezione sulla legalità di Mario Conte, GIP del tribunale di Palermo, ieri mattina, con le classi seconde della scuola media dell'istituto comprensivo "Guglielmo II".

All'incontro erano presenti, oltre al dirigente scolastico Claudio Leto, le docenti Patrizia La Manna, Concetta Di Legami, Maria Luisa Li Manni e Giuliana Varvaro.
Il magistrato, che è entrato a far parte dell'organo giurisdizionale all'epoca degli attentati di Capaci e via D'Amelio, ha scritto un libro intitolato "I dieci passi" assieme al giornalista sportivo milanese Flavio Tranquillo. Una collaborazione dovuta alla comune passione per il basket, dato che Tranquillo è la voce di Sky delle partite di pallacanestro, mentre Mario Conte è un ex arbitro dello stesso sport.

Il testo si rivolge in particolar modo ai giovani lettori e prende le mosse dal film "I cento passi". Il giudice, che ha celebrato diversi processi di mafia tra cui Addio Pizzo quater, è molto attivo sul fronte della sensibilizzazione degli studenti nei confronti della legalità.
"L'idea – ha detto Conte - è quella di porre le basi per un'antimafia che deve coinvolgere tutti nel nome della legalità, del senso del dovere e della responsabilità individuale, nella convinzione che coinvolgere tutti, anche i ragazzi delle nostre scuole, nella battaglia contro la mafia, da estirpare, sia l'unica maniera di fare non solo dieci ma cento passi avanti".

Durante la lezione Mario Conte ha cercato di puntare l'attenzione sulla capacità di riconoscere i comportamenti e gli atteggiamenti mafiosi e come prevenirli attraverso il rispetto delle regole di convivenza civile, da indurre fin dalla più tenera età.
"Per questo la scuola, oltre che la famiglia, - ha proseguito il magistrato - è chiamata ad assolvere il compito di educare al dialogo, al rispetto, all'informazione, al dovere e dunque alla legalità".

Durante l'incontro, durato ben due ore, i ragazzi hanno mostrato notevole attenzione e interesse, rivolgendo al giudice svariate domande, frutto di accurate ricerche e attività svolte con i loro insegnanti di lettere nell'ambito del percorso educativo-didattico coordinato da Francesca Sciortino.