Stamattina l'incontro organizzato da ArcheoClub e MAM sul complesso monumentale di Monreale

Presente una rappresentanza di studenti dell'Istituto Basile-D'Aleo e anche diversi turisti. LE FOTO

MONREALE, 23 gennaio – Si è tenuto oggi nei locali dell'Aula Consiliare un incontro sul complesso monumentale di Monreale organizzato dall'associazione ArcheoClub Monreale, con a capo il presidente Anna Capra, e il MAM, il Museo del Mosaico di Monreale, rappresentato dalla professoressa del Liceo Scientifico Basile Girolama Ferraro e dalla professoressa del Liceo Artistico D'Aleo Dorotea Moncada.

Dopo l'introduzione del presidente Anna Capra, l'assessore Giannetto, con delega alla Pubblica Istruzione, ha ringraziato la professoressa Anna Capra, organizzatrice dell'evento, per l'opportunità concessa alla comunità di conoscere e apprezzare il patrimonio artistico e culturale del territorio.

Successivamente ha preso la parola l'architetto Gaetano Renda che, servendosi di una presentazione video, ha esposto ad alcuni alunni dell'istituto Basile-D'Aleo (che si erano spostati in Aula Consiliare dopo una visita guidata in Cattedrale) e anche ad alcuni turisti, la storia del complesso monumentale di Monreale, partendo dalla vita di Guglielmo II ed il suo sogno fino alla costruzione del Duomo e del Chiostro. Il complesso era composto dal palazzo reale, dall'ingresso fortificato che si trovava in Via Venero ( al ''Canale''), il refettorio, il dormitorio di stesse identiche dimensioni della cattedrale e alcuni piccoli quartieri dentro le mura. Si è quindi discusso dei più antichi quartieri monrealesi cioè il quartiere della Ciambra, del Pozzillo e del Carmine, che era in realtà composto da orti, e del Castellaccio, nato come infermeria per i monaci. Grazie ad alcuni scavi è stato possibile scorgere le basi delle vecchie mura fortificate della città e di alcune torri che non sono più visibili e di quelle ancora visibili, come la Torre Fornace e la Torre Belvedere. Per esempio, è stato possibile scoprire che Via Torres era circa 8 metri più bassa di Piazza Guglielmo e che, quest'ultima, fu alzata di 2 metri.


A questa presentazione ne è seguita un'altra, fatta in cooperazione dagli architetti Gaetano Corselli-D'Ondes e Matteo Scognamiglio, sull'iconografia del potere normanno nelle rappresentazioni musive e sull'intenso rapporto tra moda e architettura, condita da un quadro generale sull'insediamento storico dei Normanni in Sicilia e dai vestiari appartenenti ai vari Re.

alunni di 3B Scientifico e di 3A Classico*