Il nostro "allenamento" contro il terremoto
Un'utile esercitazione per essere pronti in caso di emergenza
MONREALE, 3 febbraio - La settimana scorsa, precisamente giovedì 31 gennaio, abbiamo fatto le prove d'evacuazione. A noi è piaciuto farle e ci siamo divertiti... ma solo perché erano prove!
Davide, che è l'apri - fila, ci ha guidati verso la nostra postazione; abbiamo evacuato la classe in pochi minuti e Giulia, alunna serra-fila, prima di uscire ha controllato se c'era qualcuno in aula. Arrivati fuori la maestra ha chiamato l'appello per controllare che fossimo tutti usciti; poi siamo stati un po' fuori per aspettare le altre classe e infine siamo ritornati in aula in fila per uno.
Diverso è stato l'anno scorso quando pensavamo che fosse una prova, invece era una reale emergenza, perché c'erano state delle scosse di terremoto e quando abbiamo sentito la campana dare l'allarme pensavamo che fosse una prova d'evacuazione a sorpresa. Ricordo che noi eravamo meravigliati perché non avevamo mai fatto una prova d'evacuazione sotto la pioggia e la maestra Ina, che era più spaventata di noi, per rassicurarci ci ha detto che il preside si era svegliato di buon umore e voleva farci fare un gioco sotto la pioggia! Noi ci abbiamo creduto perché non avevamo avvertito nessuna scossa e solo quando abbiamo visto i nostri genitori precipitarsi a scuola abbiamo capito che era successo qualcosa di grave.
Da quel momento ho capito quanto è importante esercitarsi ad evacuare la scuola per conoscere, in caso di emergenza, i percorsi e le procedure da seguire.
Domani, probabilmente, faremo un'altra prova d'evacuazione perché alcune classi devono seguire un percorso diverso, per cui se sentite una sirena non preoccupatevi: siamo noi che ci esercitiamo, non è il terremoto!!!
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