Il nostro impegno nella "Giornata della Memoria"

La Shoah, una data che non deve essere dimenticata

In ricordo delle vittime della Shoah si celebra il 27 gennaio la Giornata della Memoria perché in questa data le truppe russe varcarono il cancello del famigerato lager di Auschwitz ed il mondo venne improvvisamente a conoscenza nella maniera più cruda possibile di una delle più immani devastazioni della storia dell'umanità. Durante il periodo della dittatura di Hitler morirono milioni di Ebrei, omosessuali, Polacchi, dissidenti politici, per questo la Shoah è considerata un genocidio ovvero un'azione criminale perpetrata secondo un progetto ben preciso portato avanti con singolare lucidità nei campi di sterminio, strutture dove i prigionieri erano condotti per morire nelle camere a gas e poi bruciati nei forni crematori; se i prigionieri non venivano uccisi morivano lo stesso di fame e di freddo.

Il progetto di Hitler era, infatti, la eliminazione totale dell' "impura" razza ebraica e il dominio della Germania "ariana" sul mondo. A partire dai giorni precedenti il 27 gennaio, in classe abbiamo affrontato la lettura di numerosi documenti della terribile esperienza vissuta nei Lager, tra questi ci ha particolarmente suggestionato Primo Levi, che ha vissuto in prima persona il dramma di Auschwitz raccontato con lucidità nel libro autobiografico: "Se questo è un uomo ".

Attraverso l'analisi di queste testimonianze e la successiva riflessione, abbiamo compreso che, in verità, il progetto distruttivo che ha devastato l'Europa è stato ordito dalla mente criminale di Hitler ma ha avuto larghi consensi popolari in Germania e, purtroppo anche in Italia. Il giorno della memoria è dunque l'occasione per fermarsi a riflettere sui drammi causati dall' odio dell'uomo per il suo simile; è importante però sottolineare che tale celebrazione non vuole disconoscere le altre catastrofi umanitarie; non è infatti soltanto uno sterile omaggio alle vittime ma, piuttosto una presa di coscienza collettiva del fatto che l'uomo è stato capace di tutto questo affinchè non si ripetano più drammi simili nella storia dell'umanità.
Christian Martorana, Sabrina Lo Presti (Scuola Guglielmo II, classe IIIB)

Anche quest'anno l'I.C.S. Guglielmo II ha dato il proprio contributo alla celebrazione della Giornata della memoria per le vittime della Shoah, sollecitando riflessioni, attraverso la lettura di documenti storici e di testimonianze letterarie che hanno trovato il loro compimento nella proiezione di film-documenti. Per le terze è stato scelto il film "Shindler's list". Le tre ore di visione, unite alle riflessioni già effettuate in classe con i docenti, ci hanno permesso di assumere una maggiore consapevolezza sul dramma della Shoah. Ed è per questo motivo che noi, alunni della IIIB, abbiamo pensato di riunire in una sintesi le nostre riflessioni e realizzare questo articolo per Monreale News.


La nostra è una generazione molto distante storicamente da quella dei nostri coetanei che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma delle persecuzioni razziali negli anni della Seconda guerra mondiale, eppure riteniamo giusto, oltre che doveroso, conoscere quegli avvenimenti perché soltanto attraverso la loro conoscenza possiamo essere consapevoli di quanto grave sia stata la ferita aperta nel cuore di tutta l'umanità, da parte di chi, in nome di una presunta superiorità etnica, si è sostituito a Dio nella volontà di decretare l'annullamento di un popolo ritenuto "nocivo" per l'umanità. Per questo abbiamo provato, innanzitutto, a riflettere sui termini che fanno riferimento a questo evento.
-Il termine Olocausto viene principalmente usato per indicare lo sterminio sistematico di milioni di ebrei.

In alcuni ambienti il termine viene usato anche per descrivere il genocidio sistematico di altri gruppi umani che vennero colpiti nelle stesse circostanze dai nazisti, comprese le etnie Rom e gli Zingari, i comunisti, gli omosessuali, i malati di mente, i testimoni di Geova, i sovietici ed ancora le popolazioni slave.
Più in generale, il termine sta ad indicare un'ingente perdita di vite umane. L'olocausto degli ebrei è chiamato, più correttamente, con il nome di Shoah.
Il termine shoah si riferisce a una sciagura improvvisa e inaspettata.
Parlare di Shoah o di Olocausto significa parlare dello sterminio sistematico ad opera dei Nazisti di milioni di Ebrei che avvenne in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.
Come abbiamo visto chiaramente nel film Schindler' list, per eliminare tutti i soggetti considerati '' indesiderabili '' dai Nazisti, questi crearono campi di concentramento o di sterminio: nei primi i prigionieri venivano classificati in base alla loro capacità di lavorare; chi era troppo debole veniva eliminato nelle camere a gas, in apparenza delle innocenti doccie, mentre i più forti erano sottoposti ad un lavoro massacrante. Anche se spesso non sopravvivevano. I campi di sterminio erano invece pensati esclusivamente per la soppressione delle persone.

La Shoah fu l'ultima tappa della politica antisemita promossa da Adolf Hitler, e ci è venuto naturale chiederci: "E se la follia di questo uomo non avesse trovato oppositori, cosa sarebbe successo agli altri Ebrei sopravvissuti, o alle altre categorie umane perseguitate? Che cosa sarebbe successo all'umanità intera?" Questo quesito ci ha molto impressionato e ci ha fatto pensare: "ma siamo veramente sicuri che l'umanità sia al riparo da simili tragedie?"
Il fatto è che, nonostante questi fatti, alcune persone appartenenti a movimenti antisemiti o di estrema destra, hanno messo e mettono ancora oggi in discussione la verità su tale genocidio, come apprendiamo proprio in questi giorni dai notiziari.

Il nostro dovere, allora, deve essere quello di non abbassare mai la guardia e di dare il nostro contributo, nel nostro piccolo e nei nostri gesti quotidiani, ricordando sempre che quelle erano  persone, non bestie!!

Alessia Greco, Marco La Fata (Scuola Guglielmo II, classe III B)