''Capaci di amare'' e di ricordare

Questa mattina la cerimonia inaugurale del murales dedicato al giudice Francesca Morvillo, presso l’omonima scuola. LE FOTO E IL VIDEO

MONREALE, 6 maggio - Si è svolta stamattina la manifestazione inaugurale del murales dedicato al giudice Francesca Morvillo rappresentato, presso la superficie della parete orientale dell’omonimo istituto comprensivo, dagli artisti Igor Scalisi Palminteri e Nino Carlotta per il progetto “Monreale, la Via della Bellezza”, grazie al contributo di un anonimo benefattore, in occasione del trentennale della strage di Capaci.

La cerimonia, che ha coinvolto gli allievi della scuola media, elementare e dell’infanzia, attraverso esibizioni canore, recitazioni di poesie sotto il profilo della legalità, ha visto la partecipazione dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, del sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, del presidente del Consiglio comunale, Marco Intravaia, degli assessori Luigi D’Eliseo, Paola Naimi, Geppino Pupella, Letizia Sardisco, dell’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, dell’arciprete del Duomo, don Nicola Gaglio e delle istituzioni militari costituite dal comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, generale di brigata Giuseppe De Liso e dal comandante della compagnia di Monreale, capitano Andrea Quattrocchi, del comandante della Polizia municipale, Luigi Marulli, del magistrato Alfredo Morvillo e dell’ispettrice tecnica dell’USR Sicilia, Patrizia Fasulo.

Il murales, è stato privato del velo sulle note dell’Ave Maria di Giulio Caccini suonate dal maestro di musica Marco Intravaia che, coadiuvato dal tenore Roy Cardile, hanno accompagnato l’intera cerimonia inaugurale.
“È significativa l’inaugurazione di questo murales - ha detto monsignor Pennisi, prima della tradizionale benedizione - nel trentesimo anniversario della terribile strage di Capaci. Il giudice Francesca Morvillo, deve essere un modello da seguire. Ritengo assai importante che una scuola venga dedicata ad un magistrato valoroso e spero che possa essere un esempio per gli alunni in questa scuola, per le donne e anche per gli uomini. Sono convinto che attraverso un impegno quotidiano si possa costruire una società fondata sul valore della giustizia e della legalità”.
“Voglio complimentarmi - ha detto Toto Cordaro - con la dirigente e il corpo docente per questa straordinaria manifestazione. Ho apprezzato tanto l’esibizione dei nostri giovani cantanti in quanto auguro che, il mondo che volete, possa mai dimenticare chi, prima di voi, ha reso il mondo migliore. Bisogna fare memoria perché senza memoria non c’è futuro e la mattina, all’ingresso, con questo murales, dimenticare sarà impossibile”.

“Grazie per questa meravigliosa partecipazione. Ognuno di voi - ha continuato il sindaco Arcidiacono - avrà contribuito a realizzare questo giorno nella memoria di tutti. Poter vedere questo murales ci consentirà giornalmente di operare al meglio. Avete tanti esempi a cui potervi ispirare e, Francesca Morvillo, è una di questi. Con quel sacrificio, oggi abbiamo delle possibilità in più per camminare a schiena dritta verso la strada della legalità”.
“Francesca Morvillo - ha affermato il capitano Andrea Quattrocchi - è morta per consegnarci una Sicilia e un futuro migliore, oggi rappresentato da voi. Tanto è stato fatto e tanto è cambiato grazie anche a quella strage che ha segnato la nostra terra. Voi giovani, che rappresentate questo futuro, dovete continuare a costruire questo percorso con i valori della legalità e della giustizia per sconfiggere questa piaga che tanto ha martoriato la nostra Sicilia”.

“È una gioia veder cantare l’inno nazionale a tutti questi bambini - ha proseguito il presidente del Consiglio Marco Intravaia -. Spesso i più giovani, nonostante sentano parlare di persone che hanno sacrificato la loro vita, seppur riconoscendo i loro nomi, non riescono ad individuare il loro volto e proprio per questo motivo ritengo importante la rappresentazione del murales figurante la giudice Francesca Morvillo. In questa occasione voglio ricordare una frase: ‘Non li avete uccisi, le loro idee cammineranno con noi’.
“Attraverso il murales - ha detto l’ispettrice Patrizia Fasulo - ricordiamo una donna, una professionista, che si è spesa a borgo vecchio per aiutare i bambini figli di detenuti. Che si è spesa in tribunale per combattere la malavita attraverso la giustizia. Vi chiedo di ricordare questa donna. Il murales serve un po’ a tutti, non solo ai nostri allievi e noi, cercheremo di fare il possibile per loro”.
“È per me un’occasione - ha concluso il procuratore Alfredo Morvillo - per esprimere ancora una volta il mio compiacimento al mondo della scuola, che ha dato grande prova di consapevolezza nel periodo del ‘dopo strage’. L’unica maniera per rendere onore a chi ha sacrificato la propria vita per i propri ideali e per dare un senso a queste morti è quello di restare lontano da ció che ha sapore di mafia. Viviamo un momento particolare. Ció che noi constatiamo è che una parte di Sicilia continua a strizzare l’occhio a questi ambienti. Questa parte farebbe bene ad astenersi a pronunciare il nome dei nostri eroi. Bene le commemorazioni, ma bisogna avere la consapevolezza, che a distanza di trent’anni, c’è ancora tanto da lavorare. Ricordiamoci che la lotta alla mafia è un modo di vivere la propria vita e non riguarda soltanto le forze dell’ordine”.

Sentiti, infine, i ringraziamenti della dirigente Francesca Giammona nei confronti di tutti quelli che hanno collaborato a realizzare la manifestazione, dal corpo docente, al personale scolastico in generale per il grandissimo contributo, esprimendo inoltre gratitudine al benefattore anonimo, agli artisti, all'inasegnante Manuela Quadrante, ideatrice dell'iniziativa e all’amministrazione e a tutti gli allievi.