Lo Sporting si scioglie presto, il Monreale torna al successo

Al PalaGrimaudo di Alcamo finisce con un largo 6-1. Adesso doppia sfida alla corazzata Bagheria

ALCAMO, 30 novembre – Erano state tre settimane difficili. Tre settimane senza vittoria nelle quali si era racimolata solo la miseria di un punto. Un ruolino di marcia non da Monreale, non da squadra agguerrita e solida quale è quella biancazzurra. Oggi, per fortuna, è cambiata la tendenza con una vittoria squillante, larga e mai in discussione come quella maturata ad Alcamo.

Al PalaGrimaudo, un impianto che a Monreale sogniamo, lo Sporting ha issato bandiera bianca, incassando sei gol (6-1 lo score definitivo), e – soprattutto nel secondo tempo – inchinandosi ad una superiorità del Monreale che da evidente, è diventata, via via, col passare dei minuti, davvero macroscopica.
Che il Monreale sulla carta disponesse di un organico più dotato tecnicamente di quello alcamese sembrava evidente. Che riuscisse, però, a dimostrare questa superiorità teorica sul rettangolo di gioco, era, invece, tutt’altro che scontato. Il Monreale delle ultime settimane doveva temere chiunque, doveva prendere con le pinze qualsiasi tipo di impegno.

Fortunatamente è andato tutto bene e una volta azionato il pilota automatico, la marcia è stata spedita e sciolta e gli avversari mai più in partita.
Ha cominciato il capitano, Totò Pitarresi al 5’ a iscriversi a referto scagliando un destro maligno a fil di palo che non ha lasciato scampo ad un bravissimo Orlando (nettamente il migliore dei suoi), poi, prima dello scadere di tempo, il gol-capolavoro di Carlo Hamici, che si è messo il pallone sul sinistro ed ha lasciato partire un petardo, che si è insaccato all’incrocio.
Forte del doppio vantaggio, il Monreale è entrato in campo nella ripresa con la determinazione (finalmente) dei giorni migliori. E già dopo soli 7’ minuti allungava nel punteggio, grazie ad un rigore concesso dall’arbitro per fallo di mano in area di un difensore alcamese e trasformato con freddezza glaciale da Carlo Marchese.
Il resto era una passeggiata sul velluto, con i biancazzurri che quadruplicavano al 28’ con Guarino, al termine di un contropiede micidiale orchestrato in compagnia di Hamici. Il quinto gol lo realizzava ancora Marchese su tiro libero, quindi il bis (sempre col mancino) di Carletto Hamici in pieno recupero. Il gol della bandiera di Butera a tempo scaduto, serviva solo a rendere meno amaro il pomeriggio dei padroni di casa.
Adesso sarà doppia sfida al Bagheria: martedì al PalaDallaChiesa in coppa Italia, quindi sabato prossimo al Giotti in una sfida attesissima in campionato. Sarà certamente una doppia bellissima sfida, ma quel che conta di più è che il Monreale ha dimostrato di essere vivo.