Meno di due round al verdetto decretato dall’arbitro. Il monrealese: “Sono stato battuto dall’avversario più quotato, ripartirò da questo match”
AVELLINO, 28 gennaio – È andata così. La scalata verso il successo, per Giovanni D’Amico, è terminata ieri pomeriggio al PalaDelMauro della città irpina, durante i quarti di finale dei Campionati Italiani Elite 2020, ponendo dunque la parola fine – almeno per quest’anno – al sogno della maglia azzurra: meno di 2 round e il direttore di gara, dopo aver conteggiato 3 volte il pugile monrealese, è costretto a concedere la vittoria al toscano Halit Eryilmaz.
L’esito dell’incontro, di certo, non ha osservato le aspettative. Ma l’atteggiamento del pugile monrealese, le ha pressoché superate. D’Amico, dopo la vittoria agli ottavi nella giornata di martedì, attraverso queste colonne, aveva restituito un profilo del suo avversario di tutto rispetto, memore di quella sconfitta maturata a Gorizia, ai campionati italiani del 2017. La consapevolezza del suo spessore atletico, tuttavia, aveva caricato e stimolato non poco il fighter di via Aldo Moro, il quale ha offerto sul quadrato una prestazione più che dignitosa.
Un incontro di pugilato alquanto tattico, quello tra il fighter monrealese della Muay Thai Palermo e l’atleta proveniente dalla Fight Gym Grosseto, rispettivamente in rappresentanza di Sicilia e Toscana nella categoria 56 kg, con una fase di studio intensa e prolungata, nel corso del primo round. I due atleti, infatti, trascorso il primo giro d’orologio, non riescono a mettere a segno nessun colpo, riuscendo entrambi a schivare perfettamente i guantoni, con abilità degne della capoeira. Gli attacchi sferrati, sono potenti e determinanti e si concretizzano parzialmente nel corso del primo periodo, ad eccezione degli ultimi 30” quando D’Amico, a seguito di un primo destro ricevuto sull’addome, sarà costretto a proteggere il capo dai pugni di Eryilmaz: primo conteggio dell’arbitro che, sinceratosi delle condizioni di D’Amico, lascerà proseguire gli atleti, per una manciata di 10” irrilevanti al termine del primo periodo. Nel secondo round, il siciliano, conscio del lieve vantaggio maturato dal toscano, parte aggressivo nell’intento di ribaltare il parziale, superando a tratti l’attenta difesa offerta dall’avversario. Agonismo, questo, che gli farà abbassare la guardia a 30” dalla ripresa, quando uno scambio contemporaneo di ganci diretti premieranno il pugile grossetano: D’Amico a terra e secondo conteggio del direttore di gara che, accertatosi nuovamente delle sue condizioni, lascerà proseguire. Il momento è cruciale e a circa 100” dall’inizio del secondo round, l’atleta allenato dal maestro Caravello riesce a suonare il volto dell’avversario per ben 2 volte, con un diretto sinistro alla mandibola e un gancio destro sulla guancia opposta.
Nulla da fare. Eryilmatz, da ottimo incassatore, riesce a proiettare qualche secondo dopo un’ottima combinazione offensiva – gancio e montante, ndr – che costringerà ancora una volta D’Amico a sedersi sul tappeto del quadrato, obbligando l’arbitro a decretare la sua sconfitta per knock-out tecnico: “È stato molto bravo – ha affermato D’Amico – e devo accettarlo. È riuscito a colpirmi nel momento giusto, facendomi andare giù. Nonostante tutto, sono felice di avere raggiunto questo traguardo, conscio di aver perso contro un grande avversario, veterano in questa competizione, che ha raggiunto negli anni precedenti per ben 4 volte la finale, disputato match all’estero, e collezionato ritiri in nazionale. Il maestro Caravello – prosegue – è orgoglioso della mia prestazione, non è stato facile allenarsi a distanza. Adesso rivedremo insieme il match per capire gli errori che ho commesso. Mi sono svegliato, è vero, ma ripartiremo insieme da qui per continuare a sognare” conclude.