Grande secondo tempo, il Palermo ne fa quattro al Lecce

A segno Miccoli, Pastore, Hernandez ed Ilicic

LECCE, 6 febbraio – Quando la qualità va al potere i risultati sono garantiti. Un Palermo che stava maledettamente soffrendo contro il Lecce, rischiando di vanificare in una brutta domenica la splendida impresa di mercoledì scorso contro la Juventus, ha imposto la legge del più forte, grazie ai suoi uomini di qualità.

In rete sono andati: Miccoli con uno splendido calcio di punizione, poi Pastore, Hernandez ed Ilicic, vale a dire quei giocatori in grado di garantire il cambio di passo, grazie al loro bagaglio tecnico, che quando serve viene fuori ed indirizza le partite.

I rosanero, quindi, archiviano questa gara, tornado al successo esterno, dopo circa due mesi (a novembre a Cesena l’ultimo segno “due”) e preparando nel migliore dei modi l’attesa sfida casalinga contro la Fiorentina di domenica prossima.

Eppure il Palermo aveva iniziato decisamente male, lasciandosi dominare in tutti i reparti da un Lecce che per un tempo ha voluto dimostrare di non meritare la precaria di classifica che invece ha.

I salentini hanno provato ad imporre la classica legge “dell’ex”, mandando in rete prima Giacomazzi (su assist dell’altro ex Munari), quindi Jeda, che ha vestito la maglia rosanero nell’anno della promozione dalla serie B.

Il Palermo, dopo aver traballato per tutto il primo tempo, ha pareggiato allo scadere di tempo con Miccoli, che ha impallinato il portiere leccese Rosati con una punizione da fuori area, che si è insaccata all’angolino. Il Romario del Salento, poi, in segno di rispetto verso la squadra della sua amata città, non ha esultato.

Nell’intervallo Rossi lo ha chiamato fuori, per motivi ancora da chiarire, inserendo Abel Hernandez.

Nella seconda frazione di gioco, dopo aver preso il secondo gol ad opera di Jeda, il Palermo si è scatenato: con tre gol in 5’ i rosa hanno chiuso in anticipo il match.

Al 12’assist al bacio di Ilicic per Pastore, destro a giro sul secondo palo e palla nel sacco; al 15’, dopo una spizzata di testa di Migliaccio, Hernandez si è involato verso la porta avversaria, infilzando agevolmente il portiere; al 17’, infine, Ilicic, su assist di Pastore, dopo aver cincischiato un attimo in area, ha trovato la coordinazione giusta per segnare il 4-2 finale.

A quel punto la partita era praticamente finita. Il Palermo ha amministrato senza affanni, mettendo in tasca tre punti che consentono di ambire ancora ad una scalata della classifica.