Calcio: un Palermo molle, ne becca tre contro il Parma

Decisiva la brutta prova del portiere rosanero

PARMA, 1 maggio – La differenza sostanziale è che il Parma aveva fame e il Palermo no. Questo nel calcio, conta più dei valori tecnici. D’altronde non bisognava aspettare questa partita per capirlo, i rosanero il meglio di sé lo hanno dato soltanto con le grandi squadre.

Esaurita, forse, la carica agonistica sabato scorso contro il Napoli, i ragazzi di Delio Rossi, hanno interpretato ben diversamente la partita del Tardini, soprattutto nel primo tempo.

Nella prima frazione di gioco, complice una dormita prima di Sirigu, poi dell’intero reparto difensivo, il Palermo ha beccato due gol che non erano passati nemmeno 20’.

Sul primo gol il portiere rosanero, nel tentativo di rinviare, ha beccato in pieno corpo l’accorrente Dzemaili, che tentava di pressarlo, col risultato che la palla gli è rornata indietro, insaccandosi lemme lemme in porta. Un vero e proprio gollonzo, di quelli che sarebbe piaciuto tanto alla Gialappa’s.

Il 2-0 per il Parma è arrivato da un cross dalla destra, che ha attraversato tutto lo specchio della porta, senza che nessuna maglia rosanero riuscisse a rinviare. Per Modesto, che arrivava sul secondo palo, mettere dentro è stato facile come bere un bicchiere d’acqua.

La reazione del Palermo, peraltro flebile è arrivata nel secondo tempo, quando Pastore ha accorciato le distanze. Decisamente troppo poco per tentare di riequilibrare il risultato.

Nel finale, su una palla rubata a centrocampo e con un’altra indecisione di Sirigu, il Parma ha portato a tre le sue reti: stavolta è stato Candreva ad anticipare il portiere rosanero e chiudere l’incontro.

Il Palermo reclama un calcio di rigore, evidente, ma inspiegabilmente non concesso per fallo su Hernandez nel primo tempo. Un episodio che, a posteriori, serve soltanto ad aumentare l’amarezza per una trasferta cominciata male e finita peggio.