Chi è dispiaciuto per la retrocessione della Samp in serie B?

L'anno scorso i doriani ridevano, oggi... un po' meno

MONREALE, 15 maggio – Quanti sono a Palermo quelli che si sono dispiaciuti per la retrocessione della Sampdoria in serie B? Ad occhio e croce sembrano davvero pochi. E non per un’avversione preconcetta verso i blucerchiati, ma per qualche ricordo sgradevole per i rosanero.

Oggi un gol di Pinilla ha spedito i doriani tra i cadetti, ma basta tornare indietro di un solo anno, infatti, per ricordarsi che mentre la Samp festeggiava (a buon diritto) la qualificazione ai preliminari di Champions League, il Palermo, di contro, accumulava tonnellate di rabbia per aver fallito un appuntamento con la storia.

L'anno scorso di questi tempi, infatti, la Sampdoria pareggiava al Barbera per 1-1 (reti, entrambe su rigore di Pazzini e Miccoli) e teneva a distanza il Palermo, che doveva accontentarsi dell'Europa League e rinunciare all'ingresso in Europa dalla porta principale.

Non ci sembra che l'anno scorso qualcuno a Genova si strappò le vesti per questo ennesimo dispiacere rosanero. Così come nessuno sotto la Lanterna gridò allo scandalo quando, al primo anno di serie A dell'era Zamparini (2004-2005), la corsa verso la Champions della squadra allora allenata da Guidolin si fermò bruscamente a Marassi per colpa di un arbitraggio scandaloso, proprio a vantaggio della Samp. I rosanero di dispiaceri e di torti veri e presunti nella loro storia ne hanno subiti a bizzeffe. Chi segue le vicende della squadra siciliana da tanti anni potrebbe scrivere libri.

E poi nel calcio, si sa, al sorriso di una squadra spesso corrisponde il pianto di un'altra, come ci hanno mostrato le immagini tv a fine gara.

Nel maggio del '92, quando la Sampdoria di Vialli e Mancini giocava (perdendo) la sua unica finale di Champions League fin qui disputata (contro il Barcellona di Koeman) il Palermo veniva preso per un orecchio e sbattuto in serie C per colpa di un rigore fatto calciare tre volte, che salvava il Piacenza. Neanche in quella occasione si registrarono scene di pianto collettivo a Genova...

Di capovolgimenti di situazioni è piena la storia del calcio e mai come in questa occasione, non ce ne vogliano i tifosi doriani, si può affermare: oggi a me, domani a te...