Vittoria sofferta del Palermo al Renzo Barbera contro il Licata, ma è l'ottava di fila

2-1 il punteggio finale, a Maltese rispondono Felici e Santana

PALERMO, 20 ottobre – “Siamo aquile”: questo il motto lanciato ad inizio stagione da parte della nuova società. Un incipit che si conferma, anche oggi, con i rosanero che riescono ad imporsi tra le mura di casa per 2 reti a 1, proprio nel giorno in cui, sull’altra metà campo, erano presenti ulteriori aquile, con lo stesso spirito guerrigliero, ma con “la divisa di un altro colore”, cifrando il cantastorie genovese.

Dal 1’ di gara, il Palermo di Mister Pergolizzi, scende in campo in maglia nera con 1 Pelagotti, 6 Martinelli, 8 Martin, 9 Ricciardo, 11 Santana (cap.), 19 Lancini, 23 M. Doda, 24 Crivello, 27 Vaccaro, 73 Kraja e 75 Felici.
Il tecnico della squadra ospite, Giovanni Campanella, risponde con 1 Ingrassia, 3 Enea, 4 K. Doda, 5 Maltese (cap.), 6 Cassaro, 7 Assenzio, 10 Convitto, 16 Adeyemo, 19 Porcaro, 22 Diaby e 24 Ceesay, in maglia bianca con strisce verticali gialloblù in mezzeria.
Alle ore 15, il direttore di gara Niccolò Turrini della sezione di Firenze, coadiuvato da Marat Ivanavich Fiore di Genova e da Federico Fratello di Latina, fischia l’inizio del match valido per la 8a giornata di Serie D, davanti a 19.726 spettatori che rinnovano il record stagionale di presenze.
La prima occasione del match, si verifica al 2’ di giuoco quando, su passaggio di Martinelli, il numero 9 rosanero prova a battere con un tiro il portere agrigentino, deviando la palla in calcio d’angolo. L’estremo difensore, un minuto dopo, abbraccerà la sfera in seguito al colpo di testa morbido da parte di Lancini, su cross dalla sinistra di Martin.
Al 4° giro d’orologio, il capitano rosanero, approfitta di un errore commesso dal difensore avversario Maltese, tentando dalla destra dell’area di rigore un diagonale basso, con palla che termina sul fondo.
Un’altra palla morbida, viene colpita da Ricciardo sul cross di Martin al 17’ della gara, che termina nuovamente tra le mani di Ingrassia, in seguito ad un corner. Qualche secondo più tardi, lo stesso bomber, manderà la sfera al di sopra del legno in seguito al traversone dalla sinistra, proposto da Mario Alberto Santana.
Tanto Palermo e poco Licata, verrebbe da pensare dagli spalti del Renzo Barbera, poco prima di una follia da parte del Doda rosanero che, al 21’ del match, tenta un retropassaggio di testa verso il portiere palermitano, all’interno dell’area piccola di rigore, con Assenzio che pizzica la sfera e con il miracolo di Pelagotti che manda la palla in calcio d’angolo. Sul medesimo calcio piazzato, il Palermo va in svantaggio per la prima volta dentro casa, con Maltese che insacca la palla in rete.
A pareggiare i conti, ci pensa, 4’ dopo, Mattia Felici. Infatti, la velocità del diciottenne romano, gli permette di inserirsi all’interno dell’area avversaria, facendo gonfiare la rete attraverso un tiro rasoterra defilato dalla destra, regalando la gioia ai tifosi palermitani.
Tuttavia, la felicità delle aquile gialloblù, termina nel giro di pochi minuti. Infatti, quando l’orologio segna il 30’ minuto di gioco, un ispirato Lancini, dalla difesa, verticalizza un pallone lungo agganciato dal numero 11 argentino che, con un tocco di piatto, anticipa Ingrassia attraverso un pallonetto, facendo esplodere lo stadio.
Al minuto 44, arriva un brivido per il Palermo con Assenzio che, da 25 metri, prova un tiro con palla che termina a pochi centimetri dal palo sinistro.
Lo stesso numero 7, durante i 2’ di recupero concessi dal direttore di gara, negherà il gol di testa a Lancini bloccando miracolosamente la palla sulla linea di porta.

Al duplice fischio dell’arbitro, le squadre rifiatano sul punteggio di 2-1.
Al 14’ della seconda frazione di gara, Ricciardo, manda nuovamente al di sopra della traversa il pallone, in seguito al traversone di Vaccaro dalla destra.
Appena tre minuti dopo, il numero 23 Daniello, subentrato a K. Doda al 12’, calcia dalla destra dell’area di rigore un diagonale, con Adeyemo che non riesce a chiudere sul secondo palo.
Quando l’orologio segna il 20’ della ripresa, il capitano Santana, già zoppicante dal primo tempo, prova a chiudere la partita con un tiro dalla trequarti, respinto da Ingrassia, prima di cedere il posto al “tagliagole” 32 Sforzini: standing ovation per l’attaccante argentino.
L’estremo difensore del Licata, 8 minuti dopo, nega la gioia al numero 9 messinese che colpisce la palla su un rimbalzo, in seguito allo spiovente di Felici dalla destra, grazie al contro movimento dell’attaccante numero 32.
Poca incisività nel finale di gara da parte della squadra di casa. Il Licata, infatti, tenta l’affondo cercando a tutti i costi il gol del pareggio. A tre minuti dal termine, gli agrigentini, sprecano una clamorosa occasione da gol, in seguito ad una disattenzione del blocco centrale difensivo rosanero, con Convitto che si ritrova a tu per tu con Pelagotti. Ad evitare la beffa, ci pensa Doda che, attraverso una scivolata, smorza il tiro del numero 10 avversario.

Dopo 5 minuti di recupero, l’arbitro Turrini, con il triplice fischio, decreta la fine del match sul risultato di 2 reti a 1, col Palermo che allunga la scia di vittorie consecutive, staccando di 8 punti l’Acireale, in seguito al pareggio in casa contro il Marina di Ragusa.

Di seguito la classifica aggiornata:
Palermo 24
Acireale 16
Biancavilla 16
Troina 15
Savoia 15
Licata 14
Giugliano 13
ACR Messina 13
Nola 12
Cittanovese 10
FC Messina 10
Castrovillari 8
Marsala 8
Corigliano 7
San Tommaso 7
Roccella 5
Marina di Ragusa 5
Palmese 4