Un rigore a 2' dal termine condanna l'Audace Monreale in Coppa Italia

I ragazzi di mister Scalia recriminano contro una direzione arbitrale casalinga

SAN GIOVANNI GEMINI, 24 novembre – Si ferma a San Giovanni Gemini la corsa dell’Audace Monreale in Coppa Italia di Promozione. Impegnata nel match di ritorno degli ottavi di finale (andata 1-1), la squadra di Paolo Scalia esce con tanto amaro in bocca dalla competizione, ma sicuramente a testa alta. Su un campo difficilissimo, infatti, ed al cospetto di almeno 500 spettatori, l’Audace ha dovuto fare i conti, oltre che con la forza dell’avversario, con un arbitraggio titubante (per usare un eufemismo) che si è lasciato condizionare non poco dall’ambiente circostante.

2-1 il risultato finale in favore degli agrigentini. Il Monreale ha disputato quello che solitamente si chiama “un partitone”, ma ha dovuto cedere di fronte a due calci di rigore concessi al San Giovanni Gemini, uno dei quali a 2’ dalla fine. "Peccato", l’unico commento possibile in questi casi. «Se avessimo giocato male – afferma il dirigente Vincenzo Reale – saremmo tornati a casa consapevoli di non aver dato il massimo. Invece, a detta di tutti, abbiamo giocato una grande partita ed alla fine il commento delle gente di casa era: “vi abbiamo rubato la partita”. Pazienza, vorrà dire che ci concentreremo sul campionato, a partire da domenica prossima in casa con la Tiger Brolo».

Il San Giovanni è andato in vantaggio intorno al 20’ del primo tempo, grazie ad un calcio di rigore trasformato da Zerbo. Pareggio del Monreale con Moscatello in mischia al 42’. Nella ripresa l’Audace ha giocato parte della gara in dieci per l’espulsione di Correnti. Al 43’, poi, la beffa: ancora rigore ed ancora Zerbo fa centro. Il Monreale recrimina per una traversa colpita dal capitano Sergio Maggio e per due gol inspiegabilmente annullati da una terna arbitrale davvero insufficiente.