Monreale, a Valderice sconfitta e retrocessione

Un gol a 5' dal termine condanna la squadra

VALDERICE, 21 aprile - Con un gol a 5' dalla fine del miglior giocatore del Valderice, Nino Iovino, il Monreale conosce un'amarissima sconfitta che significa retrocessione nel campionato di Promozione. Una retrocessione frutto, più che delle ingenuità odierne,di una lunga serie di occasioni sprecate.

A Valderice è arrivato il verdetto, ma le cause vanno ricercate probabilmente in una serie di fattori, che, messi assieme, hanno determinato l'amaro risultato odierno. Contro i neroverdi di Del Giudice il Monreale ha retto bene per un tempo abbondante, il primo, nel corso del quale ha tenuto bene il campo, articolando la manovra, malgrado il terreno di gioco fosse un vero e proprio pantano a causa della pioggia battente che è caduta a partire dalla mattina.

Nella ripresa,invece, è mancato il mordente, è come se fosse subentrata la paura, perchè il punteggio di 1-1, maturato fino a quel momento, premiava il Monreale e condannava i padroni di casa. Insomma ci si è messi tutti lì dietro, cercando di far passare il tempo e soprattutto che il Valderice, che non è apparso affatto una squadra trascendentale, non riuscisse a fare gol.

Ed invece, con una "perla nel fango" di Nino Iovino (in assoluto il migliore in campo) i padroni di casa sono riusciti ad acciuffare la vittoria al 40' della ripresa, condannando il Monreale.

Cosa c'è da dire? Intanto: peccato. Peccato per tutto quello che poteva essere e non è stato, compreso una maggiore personalità nel secondo tempo della partita di oggi.

Peccato perchè il Monreale, come dicevamo, era partito bene. Aveva anzi creato un'occasionissima al 13' del primo tempo, quando Davide Rizzo aveva messo in mezzo una palla a dir poco invitante , trovando Biondo a due metri dalla porta, che poteva segnare come voleva, ma che, tradito forse dall'emozione, forse dal terreno di gioco, ha calciato debolmente, regalando in pratica il pallone al portiere avversario.

Gol mangiato, gol subito, dice una vecchia legge non scritta del calcio. Due minuti dopo, infatti, un'indecisione di Sciarrino, su retropassaggio di Sansone, consentiva al Valderice di calciare una punizione da dentro l'area. Iovino (per lui quindi una doppietta), pennellava alla perfezione e siglava l'uno a zero. Il vantaggio dei trapanesi, però, durava poco, perchè al 23' arbitro decretava un calcio di rigore per un fallo di Lombardo su Brusca. Dal dischetto il "solito" Marino non sbagliava. E nella seconda parte del tempo, i ragazzi di Tarantino avevano ancora la possibilità di passare: al 28' con Biondo (deviato in corner il suo tiro) e con sansone che di testa si vedeva respingere il pallone sulla linea da un difensore.

Nella ripresa , su calcio di punizione di Marino, Ficano non riusciva a deviare da pochi passi. Poi era solo Valderice. I padroni di casa non creavano molto, ma prendevano in mano le redini del gioco, costringendo il Monreale ad arretrare nella propria metà campo. E come succede spesso nel calcio, batti oggi, batti domani, prima o poi il gol arriva. Ed è arrivato nella maniera più crudele. Iovino, ancora lui, ha preso palla, ha saltato due uomini, è entrato in area e con un rasoterra velenoso ha insaccato. Il piccolo impianto di "Misericordia" , malgrado il pubblico poco numeroso,è esploso. I minuti finali, compreso un recupero interminabile, non sono serviti a raddrizzare la situazione ed al triplice fischio il Monreale era in Promozione. Oggi resta solo l'amarezza. Da domani, se lo si vuole, potranno cominciare i processi.

 

 

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