''Caro basket, ti amerò per sempre. Kobe''

Kobe Bryant (41 anni), leggenda dell'NBA, perde la vita in un terribile incidente aereo: insieme a lui la piccola figlia Gianna e altre sei persone

MONREALE, 27 gennaio – Ore 14.30. Calabasas, Los Angeles. La piccola Gianna ha già caricato tutto sull'elicottero. E' concentratissima perché più tardi si gioca e il suo papà gliel'ha già detto mille volte di pensare solo al campo, al canestro, ai secondi. Secondi. Cosa sono i secondi se non atomi d'eternità che frammentano la vita, scandendola? Ore 14.30. Succede tutto in fretta, come un break sul suono della sirena. Come un canestro all'ultimo tiro. Come una preghiera prima di addormentarsi. Il velivolo precipita. Fumo. Fiamme. Lacrime. È la città degli angeli. E il suo angelo migliore ha appena spiegato le ali.

Immobile di nome, ma non di fatto

Ciro sogna e fa sognare: la Lazio infila l'11esima vittoria di fila e si iscrive alla lotta scudetto, lui aggancia in testa Lewandoski per la Scarpa d'Oro

MONREALE, 20 gennaio – Un fischio lontano. Il biglietto in mano già timbrato. In arrivo il solito treno in direzione Sorrento. Lo zaino di scuola è sulle spalle. Pesante sì, ma non di libri: dentro ci sono scarpini, completino, un cambio pulito e profumato. E magari anche un po' di parmigiana perché comm' a fa mammà nna fa nisciuno. Non ha mai saltato una lezione (di calcio). Anzi il presidente gli aveva anche regalato l'abbonamento ferroviario. Perché quel ragazzino era davvero, davvero forte. Quel gracile scugnizzo dal caschetto biondo – che ogni giorno da Torre Annunziata raggiungeva Sorrento e lì galoppava libero su verdi prati, sognando il frastuono intorno a sé e il sudore che incolla la maglia alla pelle – oggi ha finalmente imparato a brillare di luce propria, tra le stelle del calcio europeo. Lui che su di un treno c'è nato. Lui che, i treni importanti, non se li è mai lasciati scappare.

Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità

Daniele De Rossi, ''Capitan Futuro'', dopo una sola stagione al Boca Juniors, lontano da Roma, dà il suo addio al calcio giocato

MONREALE, 13 gennaio – Falso è dire che la storia si scrive. La storia si vive. Miti, leggende ed eroi non sorgono, non nascono come fili d'erba rugiadosi in un fertile campo. I miti si determinano, le leggende si edificano. Gli eroi si fondano, camminando su quelle orme talvolta troppo grandi, perché scavate dai Giganti, da coloro che vennero prima e che giganti - di certo - non ci sono nati. Daniele De Rossi non ha mai creduto di esserlo, un gigante. Ma determinandosi, passo dopo passo, in quella stessa storia che forse qualcuno aveva già immaginato, pensato e persino ideato, Capitan Futuro ha finalmente imparato a camminare. E quando quel 26 maggio 2019 tutti si alzarono in piedi, Daniele capì che la stazza di un uomo si misura solo in base alla sostanza dei ricordi di chi, con gli occhi e con il cuore, quella storia l'ha realmente vissuta. Ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità.

Se lo desideri, accade

Il ''Pazzo'' consegna i tre punti al suo Hellas Verona e colleziona due gol in A dopo due anni

MONREALE, 6 gennaio – E' il 30 ottobre 2017. Un giorno qualunque per molti, certo. Ma nella vita esistono date che dimenticarle è difficile. Tremendamente, terribilmente difficile. Quelle cifre – ferme, quasi pietrificate su di un calendario – cominciano a pesare, sempre di più, ogni anno che passa. Per Giampaolo Pazzini quel 30 ottobre 2017 è il giorno dell'ultimo gol in Serie A. Da lì in poi retrocessione, stop fisici, pochi minuti in campo. Ieri, con la sua seconda rete dopo quella rifilata al Torino nella spledida remutada in “zona Cesarini”, il Pazzo – a 35 anni – alza un dito al cielo, alto verso il cielo di Ferrara. Quelle sensazioni, quelle emozioni troppo a lungo desiderate sono di nuovo sue. Se lo desideri, accade.

Ibracadabra, rieccomi qua!

Ibra si "indiavola" di nuovo, ma con qualche mito della saga ''a volte ritornano'' da sfatare

MONREALE, 30 dicembre – Ma no! Impossibile. Ma pensa te! Sono solo discorsi da bar. E tali rimangono – si badi bene – ma solo nella filosofia di questa nostra rubrica. Tutto il resto, invece, è incredibilmente vero e nei bar (guarda caso) tra un caffè e un giornale se ne parla già, in un misto vorticoso di aspettativa e miscredenza: Ibrahimovic tornerà a vestire la maglia della Milano rossonera.

La mamma è sempre la mamma!

L'Inter ipoteca il girone d'andata insieme alla Vecchia Signora, Esposito vive la sua favola

MONREALE, 23 dicembre – Chissà se nella lettera a Babbo Natale aveva scritto proprio questo. Lui che di lettere, a 17 anni, di certo ne avrà scritte tante. Chissà che fine facevano, quelle lettere. Piegate, confezionate alla bell'e meglio con scotch e nastri e poi trovate, nascoste – magari proprio dalla mamma – per far credere, ingenuamente, che fossero già state spedite. Sebastiano Esposito (come tutti i bambini) sapeva dell'inganno, ma lo accettava. E quando ieri, a San Siro, ha ricevuto il suo regalo, è andato a baciare la mamma. Babbo Natale, dopo tanto tempo, è finalmente arrivato.

Vedi Napoli e poi... ti esonerano

Fuori Ancelotti, presto dentro Gattuso sulla panchina partenopea

MONREALE, 11 dicembre – Cos'altro aggiungere? Fa già da sé notizia, no? "La Societa Sportiva Calcio Napoli ha deciso di revocare l’incarico di responsabile tecnico della prima squadra al signor Carlo Ancelotti" si legge nel tweet postato dal club partenopeo subito dopo la roboante goleada rifilata in casa al Genk, vittoria che - tra l'altro - ha portato anche la qualificazione agli ottavi di finale di Champions. Strano il calcio, vero?

Amarcord: quando il Giro d'Italia passò da Monreale

Fu nel corso della Palermo-Sciacca, prima tappa dell'edizione 1986

MONREALE, 24 ottobre – Quel giorno faceva un caldo boia. Quel 12 maggio 1986 la temperatura, già elevata di suo, divenne presto più alta. Passava da Monreale, dopo non so quanti anni, una tappa del Giro d'Italia. Non un evento storico, ma quasi. E certamente, dal punto di vista sportivo, una data da ricordare a memoria d'uomo.

L'Italia andrà ad Euro 2020: e adesso cosa ci aspettiamo?

La qualificazione è stata matematicamente raggiunta dopo l'1-0 contro la Grecia

MONREALE, 16 ottobre – "E' stato difficile, ma ce l'abbiamo fatta" citava un famosissimo spot pubblicitario in onda giusto un paio d'anni fa. Difficile non tanto il riuscire a collezionare risultati - del resto su quello non c'è mai stata storia sin dalla prima sfida delle qualificazioni. Anzi, l'obiettivo è stato addirittura raggiunto con ben tre giornate d'anticipo, successo mai accaduto nella centenaria storia della Nazionale Italiana. La vera difficoltà, ammettiamolo un po' tutti, è stata - scomodiamo il sommo Dante - nel tornare a rivedere quelle paradisiache stelle che raramente si scorgono dall'Inferno in cui, quel maledetto 12 Novembre 2017, ci eravamo andati a rintanare. 

Trent’anni fa moriva Gaetano Scirea: un campione in campo, un fuoriclasse fuori

La macchina nella quale viaggiava prese fuoco sulle strade della Polonia. Aveva solo 36 anni

MONREALE, 3 settembre – Quell’annuncio lo ricordo ancora. Guardavo la Domenica Sportiva, che a quel tempo, quando non esisteva la pay tv, era una trasmissione “cult”, che tutti noi ragazzi di allora, appassionati di calcio, non perdevamo mai. Sandro Ciotti, il conduttore, si rabbuiò improvvisamente e la sua voce divenne ancora più roca di quanto non lo fosse già: “E’ morto Gaetano Scirea”.

La calda estate del Calciomercato: il rush finale è sempre più vicino

A poche ore dalla chiusura delle trattative, il 2 settembre, c'è ancora molto da decidere

MONREALE, 29 agosto – Non potrebbe che essere falso affermare che quest'estate 2019 non sia stata una delle più calde, e di certo non soltanto per le smisurate temperature. Picchi febbrili hanno infatti caratterizzato le scrivanie e i banchi di lavoro di dirigenti e manager dei club calcistici d'Italia e d'Europa. Ma - come cantava a battiti di rock Luciano Ligabue - il meglio deve ancora venire!

Quando il sindaco era... un campo di calcio

Amarcord di migliaia di partite giocate come se fosse la Coppa Campioni

MONREALE, 12 agosto – Storia di partite combattute, dal risultato indefinito e dalla durata imprecisata. Storia di palloni arroccati, bucati, o più dolorosamente, tagliati. Di gol-fantasma, che… manco il Var, di regole inventate, di un lessico sui generis.

Federer-Nadal, una delle tante (bellissime) rivalità dello sport: vediamo quali sono le altre

Il nostro “Bar dello Sport” si arricchisce un’altra discussione

LONDRA, 12 luglio – Una partita entusiasmante, di quelle che riconciliano con lo sport e che fanno amare il tennis. Ieri pomeriggio Roger Federer e Rafa Nadal si sono sfidati nella semifinale di Wimbledon, nella partita che serviva a stabilire chi sarà lo sfidante di Nole Djokovic nella finale che si disputerà domani sul centrale dell’”All England Lawn Tennis and Croquet Club”.

Al via il ''Bar dello Sport di Monreale News'', dove comandano … le chiacchiere sane

Inauguriamo una nuova rubrica per venire incontro a chi ama confrontarsi su argomenti sportivi

MONREALE, 10 luglio – La Juventus, l’Inter, il Milan, il Palermo, la Nazionale, la Ferrari, Fognini, Valentino Rossi… Chissà quanti di noi si sono più volte “accapigliati”, partecipando a discussioni, più o meno serie, su argomenti di questo tipo, esprimendo, di volta in volta, sulla materia le proprie opinioni, anche a costo di litigare, magari col migliore amico.

L’abbraccio del ferrarista Leclerc con la mamma di Hubert l’immagine più bella del weekend sportivo

Per il giovane monegasco la prima vittoria in Formula 1. In Serie A Inter e Toro tengono il passo della Juve

MONREALE, 2 settembre – Nella giornata in cui l’Inter tiene il passo della Juventus, passando sul difficile campo di Cagliari, l’immagine più bella del weekend è senz’altro l’abbraccio fra il giovane ferrarista Charles Leclerc, vincitore del GP del Belgio, con la mamma di Anthoine Hubert sfortunatissimo pilota francese di Formula 2, morto tragicamente sabato durante le prove. Un abbraccio che ha commosso il mondo.

Bentornato campionato, ci eri mancato

Mihajlovic in panchina l’immagine più bella della giornata

MONREALE, 26 agosto – Il calcio d’estate, quello senza valore di classifica, ma solo di cassa, quello che ha sempre un valore molto, ma molto relativo, è finalmente finito. Adesso si gioca di nuovo per i tre punti, per la classifica e per raggiungere ciascuno i propri obiettivi.

Quando Bartali salvò l'Italia al Tour del France del ‘48

Ripercorriamo, a 71 anni di distanza, per il nostro Bar dello Sport, una delle pagine più celebri della storia dello sport italiano

Al telefono l'ordine arrivò perentorio: "Bartali, deve vincere!". Lui cacciò un respiro profondo, deglutì un boccone di saliva, poi rispose timidamente: "Ci provo, Presidente, ma non sarà facile…". "L'Italia ha bisogno di lei!" controbatté l'interlocutore. "Farò il possibile....." si congedò il campione.

Amarcord: quella finale Italia-Germania vista in mezzo ai tedeschi

L’11 luglio del 1982 gli azzurri conquistavano il loro terzo titolo mondiale

La ricordo ancora e la ricordo perfettamente quella magica serata di 37 anni fa. Quell’11 luglio 1982, una data scolpita per sempre nella memoria di tutti gli sportivi italiani. Quel giorno si giocava Italia-Germania, che per molti non è “una” partita di calcio, ma “la” partita di calcio. Soprattutto se in palio c’è il titolo mondiale.