Don Nino Rincione, un giovane in mezzo ai giovani

Fu stroncato da un infarto a soli 39 anni. Monreale gli ha dedicato una via

MONREALE, 1 marzo - Domani avrebbe compiuto sessant'anni, certamente festeggiato dalla sua famiglia numerosa. Invece se ne andò il 6 maggio del 1994, a soli 39 anni, stroncato da un infarto. Malgrado siano più di venti gli anni trascorsi dalla sua scomparsa, però, è ancora vivo il ricordo di don Nino Rincione.

Nino, come lo chiamavamo tutti quelli che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, era un ragazzo gioviale. Un giovane, al quale piaceva stare in mezzo ai giovani che gli riconoscevano, senza colpo ferire, un carisma innato e indiscusse doti di leader, e lo consideravano un esempio. Ma Nino Rincione era soprattutto un uomo coraggioso. Un uomo in grado di buttare alle ortiche una professione ben avviata ed un lavoro tecnico presso una grossa impresa di Palermo, per abbracciare, benchè non fosse più un ragazzino, la via del sacerdozio.

La sua è stata una storia fatta di dedizione al prossimo e di una vita votata alle esigenze sociali e religiose di questo. Nino Rincione, nato il 2 marzo del 55, dopo essersi diplomato ragioniere, lavorò per 13 anni presso un gruppo industriale di Palermo, facendosi apprezzare per la sua professionalità, la sua serietà e la sua correttezza morale.

Come cristiano visse la sua esperienza di fede presso la parrocchia di San Castrense, dove, al fianco di don Alfonso Cannella, divenne un punto di riferimento per il numeroso gruppo giovanile che frequentava la parrocchia negli anni '80.
In quel periodo nacque la sua vocazione sacerdotale, che lo portò a scegliere coraggiosamente di lasciare il suo lavoro e di intraprendere la nuova strada che sentiva sua.

Entrò al Seminario arcivescovile di Monreale, prima di completare i suoi studi teologici presso la Pontificia università Urbaniana di Roma. Fu ordinato sacerdote il 9 maggio del '92 dall'arcivescovo di Monreale "pro tempore", Salvatore Cassisa.
Da questi fu inviato, come parroco a guidare la comunità della Chiesa "Immacolata" di Camporeale, dove si fece apprezzare soprattutto per la sua vicinanza ai più deboli e ai più poveri, diventando un punto di riferimento per tutta la comunità camporealese.

Purtroppo la sua esperienza sacerdotale ebbe breve durata, perché fu stroncato da un infarto il 6 maggio del '94. Oggi Monreale lo ricorda nella toponomastica, dopo che, nel marzo di quattro anni fa, l'amministrazione Di Matteo gli ha dedicato lo spiazzo tra via Santa Maria Nuova e piazza Guglielmo, che oggi si chiama: "Don Nino Rincione Sacerdote".