Sebastiano Tusa, un grande uomo e archeologo

Archeologo e assessore regionale morì nel disastro aereo del 2019 in Etiopia

MONREALE, 11 marzo – Ieri, giornata dei beni culturali siciliani, è stata l’occasione per celebrare il ricordo del compianto Sebastiano Tusa, archeologo e assessore regionale scomparso tragicamente nel disastro aereo del 2019 in Etiopia.

Già nel 2022 attraverso un ricco calendario di eventi e mostre promosse dall’assessorato regionale ai beni culturali e all’identità siciliana se ne era ricordata la grande figura di studioso del mare. Il suo ruolo nell'archeologia e nella protezione del patrimonio artistico della nostra terra fu di primo piano e portò ad attività di primo piano che ancora oggi costituiscono un unicum per la Sicilia.

I suoi studi iniziarono, infatti, dalla passione per la preistoria che lo condusse a compiere le prime esperienze di archeologia subacquea in Sicilia. A tal proposito, occorre ricordare che fu promotore di importanti iniziative nel settore, ovvero quelle portate avanti con il Gruppo di Intervento di Archeologia Subacquea Sicilia e con Servizio per il Coordinamento delle Ricerche Archeologiche Sottomarine.

Da qui nacque la Soprintendenza del Mare nel 2004, che ancora oggi rappresenta una realtà unica in Europa che ha segnato la svolta nella ricerca archeologica subacquea e nella tutela del patrimonio sommerso. Collaborò tanto anche con le Forze dell’Ordine, e i pionieri della subacquea in Sicilia, compì numerose missioni e collaborazioni internazionali. Di particolare rilevanza furono tra le azioni da lui intraprese la creazione degli itinerari culturali sommersi e i diversi progetti tecnologici Tra le sue grandi scoperte archeologiche, infine, vi fu la localizzazione della Battaglia delle Egadi.

Un grande archeologo e studioso la cui scomparsa ha lasciato un vuoto inestimabile nella cultura della nostra Isola, ma che attraverso il suo ricordo ci auguriamo possa essere ancora d'esempio e modello per quanti hanno oggi il compito di preservare e promuovere allo stesso tempo il nostro imponente patrimonio artistico, monumentale e archeologico.