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Due anni fa andava via Lorenzo Salamone, per cinquant'anni voce storica del giornalismo monrealese

| Ina Modica | Ci ricordiamo di loro

Ha raccontato le vicende monrealesi sulle colonne del Giornale di Sicilia, poi pure di MonrealeNews

MONREALE, 23 maggio – Due anni sono trascorsi da quando è scomparso Lorenzo Salamone. Per oltre mezzo secolo, la sua penna ha narrato con passione e dedizione le vicende, le gioie e le sfide della comunità monrealese dalle colonne del Giornale di Sicilia.

I suoi articoli, tessuti minuziosamente tra cronaca nera, eventi culturali e sportivi e piccole storie quotidiane, hanno raccontato le varie stagioni di Monreale.
Parallelamente al suo impegno giornalistico, Lorenzo ha animato il cuore pulsante di Monreale gestendo con la moglie Antonia un'attività commerciale, la sua torrefazione di via Roma che era un vero e proprio punto di incontro dove si respirava l'aria del paese, si scambiavano opinioni e si raccoglievano umori. Lorenzo, con la sua innata cordialità e la profonda conoscenza del tessuto locale, era un punto di riferimento prezioso per chiunque ne varcasse la soglia.

La sua instancabile passione per il racconto non si è esaurita con la storica collaborazione con il Giornale di Sicilia. Negli ultimi anni, ha continuato a dare voce a Monreale attraverso le pagine di Monreale News, dimostrando una vitalità e un amore per la sua professione.
Ma Lorenzo Salamone è stato molto più di un cronista scrupoloso e attento. Per numerosi giovani colleghi, ha rappresentato una guida illuminata, un mentore generoso pronto a offrire consigli e incoraggiamento, trasmettendo la passione per un giornalismo profondamente radicato nel territorio e autenticamente al servizio della comunità.

Il suo impegno e la sua dedizione sono stati pubblicamente riconosciuti nel corso degli anni. L'Ordine dei Giornalisti di Sicilia gli ha conferito una medaglia in segno di stima per la sua lunga e meritoria carriera. Anche il Comune di Monreale ha voluto onorare il suo prezioso contributo con una targa celebrativa, consegnatagli durante una sentita cerimonia in aula consiliare alla presenza dell'allora direttore del Giornale di Sicilia, Giovanni Pepi, delle autorità locali e, soprattutto, dei suoi affetti più cari.
Un pensiero speciale va ai suoi figli e ai suoi nipoti, ai quali Lorenzo ha sempre dedicato attenzioni e un amorevole sostegno. La sua figura di padre e nonno affettuoso si è intrecciata indissolubilmente con la sua passione per il giornalismo e per la sua comunità.

Il tempo trascorso con loro, le piccole gioie condivise e i valori trasmessi rappresentano un'eredità altrettanto preziosa, un testamento di un uomo che ha saputo coltivare con la stessa dedizione sia l'amore per la sua professione che quello per la sua famiglia. Il suo contributo al giornalismo locale e alla vita della città rimane un'eredità viva e vibrante, un esempio luminoso di dedizione e amore per la propria terra.

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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