District 9 (2009)

Siamo negli anni '80. Un'enorme astronave fa la sua comparsa nei cieli di Johannesburg, sostandovi inerte per svariate settimane. Quando gli umani si decidono a irrompere, al suo interno trovano una situazione imprevedibile: migliaia di alieni dall'aspetto di grossi insetti antropomorfi giacciono all'interno dello scafo in un preoccupante stato di denutrimento. Le creature vengono quindi scortate sulla Terra e confinate nel cosiddetto "Distretto 9": una sorta di enorme baraccopoli edificata per l'occasione.

Il Distretto 9 diviene presto una fucina di corruzione, criminalità organizzata e disordine sociale. Questo per due ragioni fondamentali: il tentativo da parte dei criminali nigeriani di controllare un fiorente mercato di tecnologia aliena e soprattutto per la crescente preoccupazione e insofferenza della popolazione, che mal sopporta la presenza degli immigrati spaziali. Ben presto, però, la situazione viene presa in mano dalla "MNU", acronimo di Multi-National United: potente società multinazionale le cui finalità sono piuttosto oscure.

Con il pretesto di salvaguardare i diritti degli alieni, la MNU si attiva per allontanarli forzatamente dal Distretto 9. Mentre intanto, tramite metodi a dir poco mengeliani, essi vengono studiati in laboratorio per indagarne le caratteristiche fisiologiche (le sole in grado di attivarne le armi). Per lo sgombero viene incaricato il genero del capo della MNU: Wikus Van De Merwe (Sharlto Copley), vero protagonista e figura chiave nell'evolversi della storia...

Tramite una scrittura sapiente e una regia convincente, l'esordiente (sul grande schermo) già autore di videoclip e corti Neill Blomkamp confeziona un'opera di fantascienza originale, riflessiva e struggente. A parte l'interessante gioco di commistione tra generi e stili di ripresa (a spalla, docu-fiction, classica), il giovane regista sudafricano riesce a coniugare a meraviglia il gusto fanta-politico alla John Carpenter (1997 Fuga da New York, 1981; Essi vivono, 1988), le riflessioni sulla "mutazione carnale" alla David Cronenberg (Videodrome, 1983; La Mosca, 1986), la commistione umano-metallico alla Shinya Tsukamoto (Tetsuo, 1988 e Tetsuo II The body hammer, 1992), certa cultura manga (Patlabor e Guyver su tutti) a un'amara riflessione, lucida e implacabile sui tempi che corrono.

La teoria di base è semplicemente meravigliosa: cosa c'è di più spaventoso di una popolazione aliena che vuole invaderci? La risposta è lampante: una popolazione aliena che ci chiede aiuto! Sponsorizzato da Peter Jackson (produttore), District 9 si presenta quindi come riflessione sull'umanità filtrata attraverso l'ipotesi di un incontro traumatico con l'altro, il "diverso". Ciò che appare fantascienza è in realtà (e qui si torna a Carpenter) un semplice spostamento dello sguardo per filtrare al meglio certi temi. Che differenza passa tra i "gamberoni" del film e i nostri immigrati rigettati in mare? NESSUNA. Il respingimento al posto dell'accoglienza dunque. La disintegrazione al posto dell'integrazione. Ecco il nucleo riflessivo dell'opera di Blomkamp che fa grande il suo film al di là degli indubbi meriti tecnici. Visivamente infatti il film è praticamente perfetto, ma per una volta di questo poco ci importa.

GIUDIZIO: 8,5/10
SITO UFFICIALE: d-9.com

Gallery
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Trailer

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Scheda del film:
Titolo originale: District 9
Lingua originale: Inglese, afrikaans
Paese: USA/Nuova Zelanda
Anno: 2009
Durata: 112 min/colore
Genere: fantascienza, drammatico, mockumentary
Regia: Neill Blomkamp
Sceneggiatura: Neill Blomkamp, Terri Tatchell
Produttore: Peter Jackson, Carolynne Cunningham
Produttore esecutivo: Bill Block, Ken Kamins
Casa di produzione: Key Creatives, QED International, WingNut Films
Distribuzione (Italia): Sony Pictures
Fotografia: Trent Opaloch
Montaggio: Julian Clarke
Effetti speciali: Image Engine Design, Weta Workshop
Musiche: Clinton Shorter
Scenografia: Philip Ivey 

Interpreti e Personaggi:
Sharlto Copley: Wikus Van De Merwe
Jason Cope: Grey Bradnam
Nathalie Boltt: Sarah Livingstone
David James: Colonnello Kobus Venter
Louis Minnaar: Piet Smit
William Allen Young: Dirk Michaels
Robert Hobbs: Ross Pienaar
Vanessa Haywood: Tania Van De Merwe 

Candidature e Premi:
Saturn Awards 2009: miglior film internazionale