Era stato sospeso dal servizio, ora il tribunale dà ragione al dirigente dell’ufficio tecnico Maurizio Busacca

L'ingegnere Maurizio Busacca

La vicenda è relativa alla chiusura della scuola materna di via Polizzi a Pioppo. Condannato il Comune

MONREALE, 17 giugno – La sua condotta, in occasione della chiusura della scuola materna di via Polizzi a Pioppo, non fu censurabile e quella pesante sanzione, alla quale fu condannato, era ingiusta. Questa la sintesi della sentenza del tribunale del lavoro che ha assolto il dirigente capo dell’ufficio tecnico del Comune di Monreale, Maurizio Busacca.

Con il pronunciamento emesso qualche giorno fa dal giudice Elvira Maiolino, arriva pertanto una importante e significativa rivincita per l’ingegnere capo, che sta al vertice dell’ufficio di via XVI Marzo, che per effetto della sentenza beneficerà inoltre della restituzione della somma trattenuta in quella circostanza, oltre gli interessi e rivalutazione dalla trattenuta al saldo. Il dispositivo, infine, condanna il Comune di Monreale alla rifusione delle spese di lite, quantificate in complessivi 3.000 euro, oltre Iva e gli altri effetti di legge.
Busacca nel febbraio del 2018 si era visto infliggere una sanzione disciplinare che prevedeva la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per la durata di 24 giorni e la ritenuta, sulla retribuzione di risultato, di un importo pari al doppio del periodo della durata della sospensione.

Ad usare la mano pesante era stata una commissione composta dal segretario generale del Comune del tempo Domenica Ficano, dal dirigente dell’area Affari Generali, Giancarlo Li Vecchi e da quello dell’ufficio Programmazione Territoriale, Nicolò Cangemi. Questi ultimi due adesso non sono più dipendenti del Comune, perchè in pensione.
L’organismo, in pratica, aveva ritenuto Busacca responsabile di aver prodotto una “istruttoria incompleta e sommaria”, che sfociò in un’ordinanza (la numero 90 del luglio 2012), emanata dal sindaco di allora, Filippo Di Matteo, che dispose la chiusura della scuola materna di via Polizzi. Una chiusura che, da temporanea, è diventata pressoché definitiva, se è vero, come è vero, che da allora l’immobile è rimasto chiuso, negato alla fruizione scolastica e poi più volte vandalizzato e danneggiato, ed anche oggetto di un violento incendio di natura dolosa nell’agosto del 2013.
La commissione, in pratica, aveva fatto proprie le risultanze dei lavori della commissione d’inchiesta, nominata dal Consiglio comunale del tempo, secondo le quali la scuola materna di via Polizzi a Pioppo non andava chiusa, ma si sarebbe potuto intervenire con lavori straordinari salvando l’immobile, patrimonio della comunità pioppese, dal degrado in cui oggi versa.

Secondo le ragioni addotte dal Comune, che avevano portato la commissione ad irrogare la sanzione, ma che oggi non hanno trovato accoglimento dal giudice del lavoro, Busacca, nella qualità di dirigente capo, avrebbe dovuto sospendere quella relazione prodotta da due funzionari del suo ufficio, Salvatore Cassarà e Vittoriano Gebbia, che si erano espressi per la chiusura della scuola di via Polizzi. I due erano stati incaricati di redigere la relazione quando, però, Busacca era assente dal lavoro.
Adesso, coma appare probabile, non ci sarà da stupirsi se l’ingegnere capo dell’ufficio tecnico chiedesse il risarcimento dei danni, soprattutto morali che lo hanno colpito, considerate le tribolazioni lavorative ed anche familiari alle quali è stato esposto a seguito di questa vicenda. Questa però, è un’altra vicenda che comincia adesso e che – verosimilmente – andrà per le lunghe.