Ripristinare l’autobus della linea 309 si può fare!

Tonino Russo

Riceviamo e pubblichiamo...

Uno dei problemi più gravi della nostra città è legato al collegamento pubblico con Palermo. L’autobus è la questione che sta più a cuore ad anziani, studenti e a chi non dispone di altri mezzi di locomozione. Ma è un mezzo anche molto utilizzato dai turisti e perfino dai palermitani che apprezzano la qualità dei prodotti monrealesi.

Che l’autobus in questi anni sia stato l’assenza più sofferta è talmente vero che, come il miraggio degli assetati nel deserto, perfino un trenino turistico può essere scambiato come l’oasi salvifica della mobilità urbana. Si dirà che trattasi di ignoranza, e non di allucinazioni, con la quale dobbiamo purtroppo convivere. Per qualche altro si tratta di palese malafede. Comunque sia, meglio non divagare e guardare al bene della città.
Cinque anni fa si ripristinò la linea del 389, sia pure con poche corse e distanti più di un’ora una dall’altra. Ci fu l’impegno locale e quello superiore palermitano. Ovviamente, la soluzione rimase largamente insufficiente e senz’altro perfettibile. Però, si disse e ripetiamo, sempre meglio che niente e grazie a quanti ci lavorarono. Personalmente sostituirei gli autobus del 389 con mezzi più piccoli e frequenti, in grado di giungere fino in piazza Vittorio Emanuele, come accadeva prima. Ma la novità importante potrebbe essere un’altra.


Oggi, credo che ci siano le condizioni per riattivare a tempo pieno anche la linea del 309, tornando a servire tutta la parte di città che prima veniva servita, attraversando tutta la circonvallazione, via Aldo Moro, via della Repubblica, via Archimede, via Venero, per giungere nuovamente alla circonvallazione e proseguire per Palermo. Per fortuna, stavolta non si potrà addurre il grave problema del dissesto finanziario. I soldi ci sono e potrebbero arrivare a coprire addirittura anticipatamente probabilmente i prossimi 10 anni, ossia, fino al 2030. Come fare? Semplice. Basta volere utilizzare gli oltre due milioni di euro riconosciuti dall’autorità giudiziaria al comune di Monreale, a seguito della condanna dell’Amat per aver preteso ed incassato somme non dovute. Personalmente avvierei una trattativa con il comune di Palermo e con l’Amat per evitare altre lungaggini e risolvere i contenziosi in atto che spesso fanno solo il bene delle tasche e delle carriere di alcuni avvocati. In questo caso, (forse è l’eccezione che conferma la regola), invece, dobbiamo ringraziare la grande professionalità e i risultati conseguiti dall’avvocato Mimmo Rizzuto. Se oggi possiamo parlare della proposta che avanzo è solo grazie all’ennesimo risultato conseguito, nelle settimane scorse, da questo grande professionista. Realisticamente non credo che si possa giungere in tempo per settembre: il clima feriale non aiuta. Tuttavia, è giusto lanciare il sasso nello stagno. Credo che possono avviarsi i contatti propedeutici ed incominciare a studiare i contorni della soluzione che qui sottopongo all’attenzione della politica cittadina. Naturalmente, da semplice cittadino!

 

* ex parlamentare nazionale