Tre libri del XVI secolo tornano da Venezia a Monreale

Li restituisce alla biblioteca Torres la fondazione Giorgio Cini, dopo che erano stati trafugati

MONREALE, 31 gennaio – Sono stati riconsegnati ieri tre preziosi libri antichi, appartenenti alla biblioteca “Ludovico II De Torres” del seminario arcivescovile di Monreale, ritrovati tra il patrimonio librario della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

Nel 1986 più di 500 opere del fondo antico erano state trafugate dalla biblioteca del seminario fondata nel 1590 dal cardinale Ludovico II De Torres, arcivescovo di Monreale e Bibliotecario della Vaticana.
Con la riconsegna di questi tre esemplari antichi, si scrive una nuova pagina, non solo nel recupero dell’importante patrimonio librario del Seminario di Monreale, ma soprattutto nell’ambito bibliotecario.
Nel corso di una attività di studio della Biblioteca della Fondazione Cini di Venezia, avviata in vista della pubblicazione del catalogo a stampa del fondo librario antico di incunaboli e cinquecentine della donazione dagli eredi di Cesare Grassetti, il 21 gennaio 2019 il responsabile, Simone Guerriero, ha contattato don Giuseppe Ruggirello, direttore della biblioteca “Ludovico II De Torres” del seminario arcivescovile di Monreale, per comunicare di aver rinvenuto nel patrimonio librario della fondazione tre libri antichi, nei quali compare una nota di possesso abrasa ma nella quale, ad una attenta osservazione, è possibile leggere: “L. Archiep. Mon.le”, ovvero la firma autografa con la quale il cardinale Ludovico II De Torres (1551-1609) contrassegnava i suoi libri.

Il responsabile della biblioteca della fondazione, dopo una semplice ricerca, non ha avuto dubbi sul fatto che quei libri provenissero dalla biblioteca del seminario arcivescovile di Monreale, soprattutto alla luce del caso della cinquecentina con una analoga nota di possesso, restituita dalla Boston Public Library nel novembre 2018 alla biblioteca Torres di Monreale attraverso il Nucleo Tutela Patrimonio dei Carabinieri di Palermo.
La Fondazione Giorgio Cini ha deciso, attraverso delibera del proprio comitato direttivo, di inoltrare richiesta di autorizzazione alla Soprintendenza competente di Venezia, al fine di poter alienare a titolo gratuito alla biblioteca “De Torres” i preziosi esemplari.
Nello specifico si tratta di un incunabolo (cioè uno dei primi libri a stampa) e di due cinquecentine: l’incunabolo “Sommariva, Giorgio. In gallos exortatio” (Venezia, Manfredo Bonelli, 1495), contiene dei Sonetti datati Luglio 1495 contro Carlo VIII, re di Francia, che con la sua discesa in Italia nel 1494 inaugurò le grandi Guerre d’Italia del XVI secolo. Mentre le due cinquecentine sono: “Il modo di elegere e incoronare lo imperatore” (1520), fa riferimento all’incoronazione di Carlo V, che viene collocata a Roma, il che significa che non è ancora avvenuta, sul frontespizio contiene una xilografia con l’imperatore in trono tra cortigiani e soldati; l’altra è intitolata “Copia de una lettera venuta da Genova” (1533), e contiene sul frontespizio una xilografia con la galera che entra nel porto di Barcellona accolta da Carlo V.
I tre esemplari, di poche carte ciascuno, sono rari: nel caso dell’incunabolo esistono al mondo solo altri 3 esemplari, tutti in biblioteche italiane; delle due cinquecentine, quella del 1520 è l’unico esemplare attualmente censito, mentre quella del 1533 è presente solo alla Biblioteca Reale di Torino.
“È davvero molto significativo – si legge in una nota dell’arcidiocesi – quanto messo in atto, spontaneamente, dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Per questo crediamo che tale restituzione e recupero vada raccontato, per divenire una buona prassi, per intensificare la rete tra le Biblioteche e la loro funzione sociale e culturale, non solo nella conservazione, tutela e fruizione del patrimonio letterario in esse custodito”.