L'alleanza tra istituzioni e società civile contro la corruzione: presentato ieri il volume ''Dialogo sulla corruzione''

Con monsignor Michele Pennisi e Claudio Sammartino, autori del libro, hanno dialogato Carlo Mosca, Giuseppe Pignatone e don Luigi Ciotti

MONREALE, 1 febbraio – Si è tenuta ieri pomeriggio nel salone del palazzo arcivescovile di Monreale la presentazione del volume ''Dialogo sulla corruzione'' scritto da monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, e da Claudio Sammartino, prefetto di Catania e già commissario dello Stato presso la Regione Siciliana.

Promossa dall'Arcidiocesi di Monreale, nell'ambito del tema giustizia, legalità e impegno per il bene comune, la presentazione dell'opera ha visto una buona partecipazione di pubblico.
Alla presenza di numerose autorità civili e militari, i due autori hanno dato vita ad un dialogo a più voci con Carlo Mosca, già prefetto e consigliere di Stato, Giuseppe Pignatone, procuratore e presidente del tribunale dello Stato della Città del Vaticano e Don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera.
E' stata un'occasione per presentare e far conoscere al pubblico i contenuti del volume, ma anche un momento di confronto utile ad ampliare il dibattito pubblico sul tema della corruzione non sempre affrontato in maniera approfondita e nella sua dimensione di problema culturale.


L'incontro è stato moderato dal giornalista Salvatore Toscano, mentre l'apertura dei lavori è stata affidata a monsignor Michele Pennisi il quale, introducendo i contenuti dell'opera, ha sottolineato come quest'ultima abbia avuto origine dai convegni promossi a Monreale, rispettivamente nel 2017 e nel 2018, sui temi legati alla lotta alla corruzione, ai quali prese parte proprio Claudio Sammartino, allora commissario dello Stato in Sicilia.
Da qui l'idea del presule e del prefetto di approfondire insieme nell'opera presentata ieri al pubblico i temi della giustizia, della legalità, dell'impegno per il bene comune ed in particolare della lotta alla corruzione e alle mafie attraverso la formazione di una nuova coscienza civile: "la Chiesa può farlo- ha affermato monsignor Pennisi nel suo intervento- nel campo dell'educazione e della testimonianza, saldando la dimensione estetica e quella etica nella formazione di cittadini in grado di edificare la polis ideale attraverso l'educazione alla cittadinanza e alla pace".
A seguire l'intervento del curatore della collana Carlo Mosca, già prefetto e consigliere di Stato, che ha descritto la linea tematica sottesa alle riflessioni dei due autori ed incentrata sui temi dell'osservanza della Costituzione, del rispetto dell'altro e della tutela dell'interesse generale attraverso la costruzione di una rete di contrasto alla corruzione in cui la Chiesa e le Istituzioni civili sono chiamate ad adoperarsi ciascuna per le proprie funzioni.
Sulla necessità di cambiare mentalità, in particolare in relazione all'identificazione esclusiva della mafia con la corruzione, ha focalizzato l'attenzione nel suo intervento Giuseppe Pignatone, presidente del tribunale dello Stato della Città di Vaticano, secondo il quale per corruzione si intende un concetto più ampio su cui l’attività repressiva ha fornito elementi importanti di conoscenza.
Sul tema della legalità si è invece soffermato nel suo lungo intervento Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, affermando che bisogna sempre distinguere l’io dal noi, l’interesse privato da quello pubblico, creando percorsi di legalità da far toccare con mano ai più giovani e ribadendo il ruolo centrale della formazione e dell'educazione in questo percorso di promozione della cultura atto a combattere la corruzione.
L'incontro è stato chiuso dall'intervento del prefetto Sammartino che ha ringraziato tutti gli intervenuti, rilanciando il messaggio dell'importanza dell’alleanza tra istituzioni e società civile quale antidoto alla corruzione.