Siamo tutti Alex

Partecipata manifestazione di solidarietà al giovane brutalmente picchiato. Arcidiacono: “Non accettiamo che i colpevoli siano stati rilasciati”

MONREALE, 23 settembre – La città non può tollerare. Non è possibile accettare gesti di questi violenza inaudita. E soprattutto chi li subisce non può e non deve essere lasciato da solo. Questo, in estrema sintesi, il senso della manifestazione organizzata oggi pomeriggio per testimoniare solidarietà al giovane Alex Catalano, picchiato brutalmente al capolinea dell’autobus in via Benedetto D’Acquisto nei giorni scorsi.

A stringersi intorno alla famiglia oggi erano in tanti: c’era la parrocchia di Sant’Anna di Pioppo, c’era il Comitato Pioppo Comune, alcune associazioni, le istituzioni. Sindaco, giunta e Consiglio comunale in testa. C’era soprattutto – e questa probabilmente è stata la cosa più importante – tanta gente comune. Gente stanca ed indignata di vedere accadere gesti animaleschi come quello che ha costretto Alex a lottare tra la vita e la morte, in attesa che un intervento chirurgico, non il primo per lo sfortunato giovane, possa cambiarne la strada della guarigione.
In antivilla comunale, proprio mentre il Consiglio era riunito e ce è stato sospeso appositamente, i partecipanti, con la loro presenza hanno voluto testimoniare alla famiglia tutta la loro vicinanza. “Non è giusto che gesti come questo passino inosservati – ha detto il vicepresidente del Consiglio comunale, Letizia Sardisco – La violenza non può essere mai tollerata e la nostra comunità non deve permettere che un nostro figlio rischi la vita. Ecco perché è necessario intraprendere percorsi di sensibilizzazione destinati ai giovani”.
“Un bel segno – ha detto nel corso del suo accorato intervento don Nicola Di Lorenzo, parroco di Sant’Anna di Pioppo – perché si sappia che la violenza non è ammissibile. I violenti si credono forti, ma sono deboli perché non sanno stare con gli altri e per questo vanno rieducati. Oggi tutti noi non siamo indifferenti e ci sentiamo tutti Alex.”.
Se si verificano episodi come questo – ha chiosato il sindaco Alberto Arcidiacono – vuol dire che è venuto meno un sistema. Il papà di Alex ha bisogno di serenità e lui sta tentando di rimettersi in piedi. La sua ferita dobbiamo portarla tutti, ma dobbiamo ricucirla. Monreale non può accettare quello che è successo. La nostra città deve rinnegare queste forme di violenza. Così come non possiamo accettare che i colpevoli siano stati rilasciati. Siamo vicini alla famiglia”.
Vicinanza ad Alex Catalano aveva espresso pure l’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi: “Mi associo alle prese di posizione contrarie ad ogni forma di violenza da parte del Sindaco e del Consiglio Comunale di Monreale e alla manifestazione organizzata dal Comitato Promotore alla quale partecipano le parrocchie, le associazioni, le organizzazioni politiche e sindacali e alla veglia di preghiera organizzata dalla parrocchia Sant’Anna di Pioppo, che si terrà giovedì 24 settembre alle ore 21 nella chiesa di San Giuseppe”.