''Non si può pensare ad un anno di didattica a distanza''

Necessaria la ripresa delle lezioni in presenza garantendo i presidi minimi di controllo e sicurezza

ROMA, 2 dicembre – È stato ascoltato oggi in audizione presso la commissione Cultura della Camera dei deputati il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo, sulla ripresa delle attività didattiche in presenza ancora sospese, come è noto, per le scuole secondarie di secondo grado e sostituite dalla didattica a distanza.

Durante il suo intervento l’esperto ha avuto modo di illustrare la recente pubblicazione, disponibile anche in formato digitale, sul lavoro svolto dal CTS da febbraio ad oggi in relazione al settore della scuola. Poi, rispondendo alle domande poste dai deputati, ha avuto modo di fare il punto sulla situazione attuale.

Il coordinatore del Comitato, rispetto alla possibilità del rientro a scuola per gli alunni attualmente in Dad, ha sottolineato come lo scenario attuale della scuola sia profondamente cambiato rispetto allo scorso mese di marzo. All’inizio della pandemia, infatti, la scuola non era preparata a fronteggiare l’emergenza e per le modalità in presenza la concentrazione degli studenti all’interno delle aule avrebbe sicuramente rappresentato un forte rischio.

Oggi, secondo Miozzo, lo scenario è cambiato e, grazie ai protocolli di sicurezza che si fondano su alcune regole ferree, sicuramente la didattica in presenza grazie a distanziamento e uso dei dispositivi di protezione individuale ha cambiato l’assetto organizzativo del lavoro in aula.
Secondo l’esperto non si può pensare ad un anno intero di didattica a distanza, specialmente per i ragazzi delle scuole superiori che ormai da marzo dell’anno scorso, eccetto per la breve parentesi iniziale dell’anno, sono fuori dalle aule costretti alle lezioni a distanza. La Dad rappresenta un metodo sicuramente intelligente di insegnamento ma con tante criticità che non consentono la sua sostituzione in assoluto alla didattica in presenza.

Occorre lavorare sul fronte dei trasporti e sul punto anche il Comitato tecnico-scientifico ha più volte sottolineato le criticità che vanno approfondite e risolte. Per questo si auspica l’istituzione immediata di appositi tavoli di coordinamento locale a cura degli uffici territoriali di governo che mettano intorno ad un tavolo comune i rappresentanti di scuole, trasporti e sanità per stabilire localmente la ripresa delle attività scolastiche. In questo senso le Prefetture possono svolgere davvero un ruolo strategico per la risoluzione dei problemi ancora presenti.

“Nessuno suggerisce una riapertura ad ogni costo- ha sottolineato Miozzo nel suo intervento- ma la riapertura può anche avvenire subito laddove ci siano i presidi minimo di controllo e sicurezza”.