Campi della Ranteria, un progetto ambizioso che fa sognare gli appassionati di tennis e padel

La ristrutturazione dell’impianto è stata inserita fra le opere da finanziare con i fondi del Pnrr

MONREALE, 26 marzo – Il progetto è di quelli ambiziosi. Di quelli che potranno dare certamente un notevole impulso alle attività sportive della città. Parliamo di quello relativo alla ristrutturazione dei campi da tennis della Ranteria, da circa vent’anni, ormai, ridotti in stato di progressivo abbandono.

L’idea, ventilata per anni, di riproporne la fruizione, si è sempre scontrata con mille problemi, a causa della necessità di consentire prima una necessaria riqualificazione della struttura, senza la quale sarebbe impossibile pensare a qualsiasi ipotesi.
Adesso, invece, pare che la strada sia quella giusta, perché la rifunzionalizzazione dell’impianto è stata inserita dal comune tra i progetti presentati alla Città Metropolitana di Palermo, finanziati dai fondi europei del Pnrr.
In pratica, se verrà confermata l’idea progettuale già presentata, e per la quale è arrivato il sì, il centro diventerà un polo tennistico importante per il territorio, dal momento che potranno sorgervi un campo da tennis e due da padel, lo sport del momento, che conta un numero sempre crescente di appassionati.

Il progetto prevede la trasformazione di uno dei due campi attuali in due da padel. L’altro, invece, quello prospiciente la tribuna, resterebbe nella sua funzione classica di campo da tennis. Le tribune, inoltre, dovrebbero essere interessate da una copertura, che garantirebbe, tra l’altro, la realizzazione di un impianto fotovoltaico per l’alimentazione energetica dell’impianto.

Ma non solo. I lavori di ristrutturazione, investirebbero anche e soprattutto gli spogliatoi, ormai in stato di abbandono e più volte vandalizzati. Da realizzare, inoltre, un corpo-ascensore per facilitare l’accesso dell’utenza, degli ampi spazi esterni ed interni da destinare ad altre attività.
Poco più di un milione di euro la somma prevista per il completamento dell’opera. Poco più di un anno e mezzo, ad occhio e croce, i tempi di realizzazione. L’ottimismo, stavolta, pur con la cautela necessaria, affiora. Sarebbe un polo di notevole importanza per il movimento tennistico del comprensorio.