Delibera Lidl, Capizzi: ''La beffa e il danno? Revochiamola in autotutela''

L’ex sindaco tuona: “La mancanza dei requisiti sarebbe di grave pregiudizio davanti al Tar”

MONREALE, 1 giugno – “Avevo sollevato le mie perplessità in consiglio comunale al momento dell’approvazione della variante al piano regolatore e le ribadisco adesso: quella delibera potrebbe costare molto cara al Comune di Monreale”.

Lo afferma l’ex sindaco, Piero Capizzi, adesso consigliere comunale di Alternativa Civica a proposito della questione inerente la delibera con la quale il Consiglio comunale, nel maggio del 2021, aveva dato l’ok alla variante al piano regolatore, primo passo per la realizzazione del punto vendita Lidl sulla circonvallazione.

“Ritengo – dice adesso Capizzi a MonrealeNews – ma lo avevo sottolineato già a suo tempo, che quella delibera dovesse essere preliminarmente accompagnata dal necessario parere del Genio Civile, così come della Valutazione Ambientale Strategica (Vas). Entrambi i requisiti, però, mancano e la rendono fortemente mancante. Cosa che invece, non si è verificata in occasione della delibera riguardante la realizzazione del cimitero di Piano Renda a Pioppo, che, al di là di qualsiasi considerazione del punto di vista politico, dal punto di vista tecnico, è inattaccabile.

In questo caso, invece – prosegue Capizzi – considerato che sulla delibera in questione pende un giudizio davanti al Tar, fondato anche su questa mancanza, a mio parere si corre seriamente il rischio di soccombere e di esporre, pertanto, il comune pure al pagamento delle spese processuali. Come dire: oltre alla beffa della mancata realizzazione del centro commerciale, anche il danno di tipo economico. Ritengo, pertanto, che sia opportuno, revocare quella delibera in autotutela per evitare guai maggiori. A meno che, a parole non si spinga per realizzare il centro Lidl, ma con i fatti non si vada invece in direzione opposta”.