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Questione lease-back, Costantini: ''Vantaggi solo per la banca''

| Enzo Ganci | Cronaca varia

“Auspico l’annullamento del contratto, prima che sia troppo tardi”

MONREALE, 7 aprile – Sulla questione “lease-back”, relativa all’immobile che opsita la caserma del gruppo carabinieri Monreale, interviene il consigliere comunale, Fabio Costantini, del Movimento 5 Stelle, presidente della commissione consiliare “Bilancio”.

“Una questione, più volte sollevata in Consiglio comunale, poiché sempre apparsa opinabile, quantomeno sotto il profilo finanziario e forse, anche sotto il profilo contrattuale – afferma il consigliere pentastellato – Un’operazione di ingegneria finanziaria dai contorni molto discutibili e sulla cui bontà speriamo che la Corte dei Conti faccia chiarezza, nell’interesse dell’ente nonché di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti.

Dal punto di vista finanziario – prosegue Costantini – per sommi capi, la si può riassumete come un’operazione che ha fornito una liquidità netta al Comune di Monreale di circa 7 milioni di euro (al netto del pagamento della prima onerosissima rata anticipata), a fronte di una restituzione complessiva di ben oltre 21 milioni di euro, poiché va anche considerato che il Comune di Monreale è stato “privato” del percepimento dei canoni di locazione dei locali della Caserma dei carabinieri (ammontanti a circa 400.000 euro annui) che sono stati destinati a copertura (purtroppo nemmeno integrale) delle rate del contratto bancario.

Per completare il quadro – dice ancora – va detto che alla scadenza contrattuale una spada di Damocle penderà sul Comune di Monreale, poiché l'amministrazione del tempo, si troverà a dover sborsare la somma di 4,5 milioni per poter “riscattare” definitivamente la proprietà dei locali della Caserma che, diversamente, passerà alla banca.
Indubbiamente saranno gli organi competenti a trarre le dovute considerazioni; certo è che l’analisi finanziaria complessiva delinea una valutazione finale certamente sfavorevole per l’ente che sembrerebbe aver portato vantaggi solo all’istituto di credito contraente (come sovente accade in questi casi).

Auspico che il Comune, magari con l’ausilio di una consulenza di esperti, valuti attentamente l’opportunità di un annullamento del contratto di “lease back”, poiché potrebbero ravvedersene, da un punto di vista tecnico, gli estremi. Ricordo che tale questione era stata già sollevata in Consiglio comunale durante la sindacatura Capizzi e che l’allora segretario comunale, Domenica Ficano, in un confronto col sottoscritto in sede di Consiglio comunale, ebbe anche lei modo di esprimere i propri dubbi sulla legittimità di tale contratto. Peccato siano dovuti passare degli anni prima che la questione prendesse corpo in seno all’amministrazione comunale. Speriamo vivamente che non sia troppo tardi”.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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