Rsa e centri riabilitazione, dalla Regione aiuti per 6,5 milioni

Falcone: «Sostegno per garantire servizi e coprire aumento costi». Ruggeri: “Bene provvedimento governo Schifani”

PALERMO, 3 gennaio – Risorse per 6,5 milioni di euro, stanziate dalla Regione e gestite dall'Irfis FinSicilia, per sostenere le residenze sanitarie assistenziali e i centri di riabilitazione.

È stato firmato il decreto congiunto dell'assessorato all'Economia e alla Salute che prevede per le strutture sanitarie la possibilità di accedere ai contributi in regime de minimis. Le istanze, unitamente ai documenti da allegare, vanno presentate via Pec all'indirizzo fondosicilia@pec.irfis.it entro il prossimo 31 gennaio. Bando e moduli sono reperibili sul sito dell'Irfis.

«Così come già avvenuto per altri settori strategici dell’economia siciliana, per le famiglie e per le imprese - afferma l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone - abbiamo reperito somme utili a sostenere la fondamentale attività socio-sanitaria messa in campo sul territorio da Rsa, Comunità terapeutiche assistite e strutture di riabilitazione. Andiamo a supportare queste realtà in una fase di aumento dei costi, scongiurando rincari delle rette e garantendo l’assistenza e le prestazioni dovute ai siciliani».

Il presidente del comparto socio sanitario regionale di Confindustria Sicilia Francesco Ruggeri esprime apprezzamento per il decreto interassessoriale a firma congiunta dell’assessore alla Salute, Giovanna Volo e dall’assessore all’Economia, Marco Falcone, che prevede un contributo per le strutture socio sanitaria fra le quali rsa ,Cta, e centri di riabilitazione che hanno registrato un contrazione dei ricoveri per il post pandemia. Auspichiamo che l’assemblea regionale adesso all’interno del maxiemendamento approvi la rivisitazione delle rette di degenze ancorate al 1999 che ormai risultano inadeguate.