Le dichiarazioni di Silvio Russo sono inaccettabili, revoco gli assessori del Pd

Il sindaco di Monreale, Piero Capizzi

Netta presa di posizione del sindaco Capizzi dopo la chiusura dell’evento Dolce e Gabbana

MONREALE, 10 luglio – Che le dichiarazioni di Silvio Russo, componente del direttivo provinciale del Pd e voce autorevole del partito cittadino, fossero destinate a fare rumore era ampiamente prevedibile e gli effetti, passata la “sbornia” dell’evento Dolce e Gabbana, sono arrivati puntuali. Il sindaco Piero Capizzi, conclusa la manifestazione sulla quale si era aperto proprio lo strappo di Russo, prende una posizione netta e senza tanti giri di parole: “Provvederò a revocare la componente assessoriale del Partito Democratico”.

Le parole di Russo Piero Capizzi non le ha mandate giù e quelle considerazioni nell’articolo pubblicato anche dalla nostra testata (leggilo qui), lo hanno fatto sobbalzare dalla sedia. Fra le critiche che l’esponente Pd lanciava al primo cittadino, tutte condite dalla situazione ipotetica “se io fossi stato sindaco”, ce n’era una particolarmente indigesta a Capizzi: “mi sarei preoccupato di mettere al centro il popolo della nostra città con la sua dignità di cittadino di Monreale”.
“Sono considerazioni che ritengo inaccettabili – ha detto Capizzi alla nostra testata – anche perché arrivano da un componente di un partito che è al governo della città, uno dei maggiori esponenti di quello cittadino, fratello di un consigliere comunale ed ex assessore della mia giunta. Posso accettare le critiche ad una scelta politica, ma sentire dire di aver svenduto la dignità dei monrealesi no. Credo che le questioni politiche vadano discusse nelle opportune sedi e non a cinque ore da un evento di così grande rilievo per la città, a mezzo stampa e con toni che di politica non hanno nulla.

Ritengo di avere avuto sempre un rapporto corretto e leale col Partito Democratico – prosegue il sindaco – e non ho mai criticato l’operato degli assessori in quota Pd, anzi li ho sempre difesi, ritenendoli parte integrante dell’amministrazione. Ho sempre ritenuto il Pd un grande partito, costruito su una grande storia e con illustri rappresentanti, ma se il partito di Monreale è che quello che parla per voce di un componente del direttivo provinciale, non può stare al governo della città. Provvederò a revocare la componente assessoriale del Partito Democratico, ma questa non è una crisi politica e contro gli attuali assessori non c’è nulla di personale. È una scelta di posizione del sindaco. Ho informato subito il commissario Antonio Rubino, che reputo l’unico interlocutore, ma finora non ho avuto alcuna risposta.

Questa mia presa di posizione non deve essere letta come una rottura – incalza Capizzi – anche perché in passato ho sempre teso la mano al Pd, rivisitando la componente assessoriale e sostituendo anche assessori che non avevano demeritato, ma queste dichiarazioni, queste fughe in avanti, che reputo di una gravità inaudita, interrompono il rapporto. Così non è stata svenduta la dignità dei monrealesi, ma quella del sindaco ed i tutti coloro che credono nel nostro progetto politico.
In passato sono stato io a cercare il Pd nel tentativo di ricucire, ma adesso deve essere il Pd a dire cosa vuole – conclude il primo cittadino – se schierarsi con Silvio Russo o con Piero Capizzi. Per me il Pd è uno solo e non c’è spazio per due. Le scelte relative all’evento Dolce e Gabbana erano state effettuate già ad aprile e condivise in giunta anche dalla componente assessoriale del Pd ed oggi se l’evento ha ottenuto il successo che tutto il mondo gli attribuisce il merito è di un’amministrazione sana che ha coinvolto tutte le forze politiche, anche quelle del Pd”.