“Nomina non concordata col gruppo”, scoppia la polemica dentro Alternativa Civica

Salvo Intravaia

Il consigliere Salvo Intravaia esce allo scoperto: “Critico e scettico sulla decisione del sindaco”

MONREALE, 21 luglio – Se qualcuno pensava che il dibattito interno fosse soltanto appannaggio del Pd e che le polemiche riguardassero soltanto i Dem, evidentemente si sbagliava. I “mal di pancia” relativi agli ultimi sviluppi della composizione assessoriale, prima solo accennati e discussi all’interno delle stanze, riguardano anche Alternativa Civica, la lista di riferimento del sindaco Piero Capizzi.

Con una lettera lunga ed articolata, che riportiamo integralmente di sotto, il consigliere comunale Salvo Intravaia, apre ufficialmente la polemica all’interno del gruppo, contestando al primo cittadino soprattutto il metodo con cui è arrivata la nomina di Gery Valerio, che ha preso il posto in giunta di Nicola Taibi. La lettera, probabilmente, aprirà un acceso dibattito, se non delle altre roventi polemiche su un argomento, al centro, ormai e da diverso tempo di vari botta e risposta e di altrettanti serrati confronti.

Questa la lettera di Intravaia:
Colgo l’occasione per fare gli auguri di buon lavoro al consigliere Gery Valerio, che con grande abnegazione e sprezzo del pericolo in un momento davvero difficile, ha deciso di accettare l’importante incarico assessoriale. Mi auguro che al neo assessore venga permesso di poter ragionare e decidere per le proprie deleghe in modo autonomo: in buona sostanza che possa essere un assessore pensante.
Ciò premesso, il sottoscritto resta molto critico e scettico circa le decisioni prese dal sindaco riguardante la nomina del predetto neo assessore di Alternativa Civica. Decisioni prese senza tenere conto in alcun modo delle determinazioni intraprese all’interno del gruppo di appartenenza e trasmesse non attraverso una riunione di gruppo, come è solito fare, ma soltanto per mezzo dei quotidiani on-line.
Ci si chiede, aldilà dell’indubbio rispetto verso la persona, quali siano i motivi per i quali si è fatto ricorso a tale figura politica, e quali sarebbero le doti tecniche in possesso della stessa figura che le consentano di ricoprire tale ruolo e quindi di dare corso alle deleghe assegnate.
Va ricordato che l’assessore uscente, persona tecnica dalla indubbia professionalità dimostrata sul campo, ha svolto in questi anni con tenacia, determinazione, diligenza e spirito di sacrificio, il proprio compito, dimostrando con i fatti di poter ricoprire tale incarico, ragion per cui appare ancora più indecifrabile il predetto avvicendamento.
Pur comprendendo l’aspetto politico che sta alla base del citato avvicendamento, è fuor di dubbio che tali scelte debbano essere innanzitutto condivise all’interno del gruppo e non prese dal sindaco in maniera autonoma, soprattutto tenendo conto delle deleghe da assegnare. Infatti, appare evidente come tale scelta non sia stata in alcun modo dettata da logiche tendenti innanzitutto al bene della città, bensì a logiche riguardanti esclusivamente l’occupazione di una poltrona a tutti i costi, con la consapevolezza che tutto ciò sia ovviamente a discapito della cittadinanza.
Ma pur volendo condividere tale scelta politica, l’avvicendamento non doveva essere fatto a scapito dell’assessore Taibi semmai dell’assessore Cangemi, in quanto il primo è stato nominato assessore nella qualità di leader della lista “In Autonomia e Libertà”, lista, che ha sostenuto ed ha contribuito all’elezione del sindaco, mentre il secondo non risulta avere alcun peso politico.

Tra l’altro, era stato lo stesso sindaco ad aver pubblicamente dichiarato che tale provvedimento di avvicendamento era inserito in un’ottica di rinnovamento della compagine assessoriale, avente la finalità di avviare una forte azione di rilancio in quei settori nei quali si erano create negli anni forti criticità. Competenza, alto profilo e limite al doppio incarico sono i punti cardine che lo stesso, in maniera assoluta aveva posto come requisito fondamentale per la composizione della nuova giunta. Francamente non sembra che a tali encomiabili propositi abbiano fatto seguito i fatti.

Altro fatto altrettanto grave è rappresentato dalle dichiarazioni effettuate attraverso il comunicato stampa di ieri (leggi qui), dell’attuale assessore alle Manutenzioni, Santo D’Alcamo, il quale facendo un giro di parole sulla differenza dei ruoli tra assessore e consigliere, ha rinunciato alla possibile nomina consiliare.
Io credo che prima di procedere a comunicati stampa, tali decisioni in ogni caso avrebbero dovuto essere oggetto di approfondimento all’interno del gruppo di Alternativa Civica, gruppo politico di appartenenza, così come a suo tempo è stato ai fini della sua nomina ad assessore. Va ricordato che il gruppo ha contribuito in modo decisivo alla sua designazione come assessore.
Si auspica, pertanto, che il sindaco, unico regista di questa a dir poco discutibile operazione, riveda le sue posizioni e prenda i doverosi correttivi in coerenza con quanto lo stesso a suo tempo prometteva in campagna elettorale allorquando auspicava coraggiosamente “.il cambio di logica”, proposito ammirevole, ma fin qui mai messo in pratica”.