No alla rassegnazione, facciamo innamorare la gente della nostra città

Il movimento “Monreale Bene Comune” svela le proprie carte. Già 20 i possibili candidati

MONREALE, 30 settembre – Vedere piazza Guglielmo che, pian pianino, si spopola fino a diventare una spelonca, quando anche di sera potrebbe brulicare di gente, è una constatazione amara, ma potrebbe essere una cartina al tornasole di ciò che è oggi Monreale, ma soprattutto di ciò che non dovrebbe essere domani.

Partendo da questa considerazione semplice, ma, purtroppo, sempre attuale, il discorso si potrebbe allargare a numerosi settori della vita cittadina, per migliorare i quali occorrono professionalità e competenze specifiche che a Monreale ci sono e che devono venire fuori.
L’argomento è stato affrontato stasera, nel corso dell’incontro-briefing che è servito a presentare la costituzione del movimento “Monreale Bene Comune”, avvenuto ieri. Un movimento che vuole recitare un ruolo di rilievo alle prossime amministrative, ma che vuole partire dall’intento di unire le anime di centrosinistra e ricondurle sotto uno stesso tetto, per sfidare nella posizione di forza migliore possibile lo schieramento di centrodestra.
A metterci la faccia in questa fase sono l’avvocato Francesco Macchiarella e Fabio Zanetti, fino a qualche mese fa componenti della segreteria cittadina del Partito Democratico, dalla quale sono usciti non senza polemica partito del quale, peraltro conservano ancora la tessera. I due, però, che hanno in Raimondo Burgio la figura di chi si occuperà della comunicazione ed intratterrà i rapporti con la stampa, sono solo la punta visibile di un gruppo che – dicono – essere già solido, con almeno venti persone pronte a scendere in campo e mettersi in lista. I nomi, che si si possono legare al movimento e che sono poi quelli che – stringi stringi – interessano alla gente, sono quelli di Rosanna Giannetto, consigliere comunale in carica, di Filippo Madonia, assessore della giunta Capizzi fino qualche mese fa, ma soprattutto di Tonino Russo, “eminenza grigia” e “facilitatore” del gruppo, che, però, non dovrebbe essere in lista
I paletti sono stati fissati e sono essenzialmente due: il primo dice che l’ambito di spazio è quello del centro sinistra ed eventuali strizzatine d’occhio per motivi elettorali saranno decisamente rispedite al mittente. L’altro, invece, precisa come non ci debba essere, almeno per il momento nessun candidato sindaco preconfezionato. “ Se scopriremo di avere un Obama ne prenderemo atto – scherza sull’argomento – Macchiarella – prima, però, parliamo di contenuti. Chiunque si riconosca in queste due condizioni potrà mettere in campo le sue competenze e potrà essere il benvenuto. La metodologia, però, è imprescindibile: occupiamoci quindi del contenitore per scrivere un programma realmente realizzabile”.
Per far questo il movimento intende creare dei gruppi per individuare le tematiche da mettere sul tappeto. Frattanto, in una sorta di mini manifesto per la città, individua nove verbi “riassuntivi” dei propri intenti. Un elenco che comincia con “immaginare”: dare quindi a tutti la chance di vedere una Monreale diversa e che cresce e si conclude con “abbandonare”, un verbo che serva ad allontanare l’idea del “tanto non cambia niente” per cui si può rinunciare a qualsiasi tentativo di cambiamento. Nei prossimi giorni qualche carta in più dovrebbe essere svelata. Sarà soltanto la prima di un periodo che si preannuncia già di grande fermento.