• Prima pagina
  • Cronaca
  • Politica
  • Amministrative 2019. Giuseppe Romanotto candidato sindaco della Lega: “Un atto d’amore per la mia città”

Amministrative 2019. Giuseppe Romanotto candidato sindaco della Lega: “Un atto d’amore per la mia città”

Presentata oggi a Villa Savoia la candidatura alla presenza del sottosegretario all’Interno Stefano Candiani

MONREALE, 11 gennaio – Monreale ha il suo candidato sindaco, sotto il vessillo della Lega Nord. Giuseppe Romanotto, consigliere comunale di 41 anni, una laurea in Economia e Commercio in tasca, ha esposto alcuni punti che faranno parte del suo programma elettorale, a Villa Savoia, alla presenza del senatore Stefano Candiani, sottosegretario al ministero dell’Interno e commissario Lega per la Sicilia, Igor Gelarda, capogruppo del Carroccio a Sala delle Lapidi e responsabile per gli Enti locali, l’altro consigliere comunale di Monreale Giuseppe La Corte e Teresa Alisena, presidente del circolo monrealese della Lega.

Discontinuità e nuovo corso le parole d’ordine utilizzate dagli interessati; amore per la propria città e il territorio quale migliore antidoto al vecchio modo di fare politica, di cui è diventato emblema un vetro rotto di Villa Savoia, coperto con del nastro adesivo.
“Monreale – ha detto Candiani – ha tutto da raccontare e nulla da farsi dire, ma se i vetri si lasciano rotti non è per carenza di risorse finanziarie, ma perché manca l’orgoglio per la propria casa, quell’amore per il proprio paese che anima Giuseppe Romanotto e il modo in cui la Lega fa politica, cioè restando legata al territorio e non usandolo come risorsa elettorale magari per passare alla Regione. È la differenza fra chi aspetta di ricoprire un nuovo incarico politico e chi ama il suo paese e vuole realizzare un parco giochi, come il nostro candidato qui a Monreale”.

La Lega si è presentata da sola e benchè sappia di dovere dialogare con le altre forze politiche presenti sul territorio, Candiani è stato esplicito: “Valuteremo progetti seri, niente trasformismi e non consegneremo il paese nelle mani di chi l’ha rovinato, qui come altrove”.
“La nostra – ha detto Romanotto – è una città importante priva anche dei servizi più essenziali: parco giochi, centri sportivi, cinema, mancanza di illuminazione in alcune zone, strade colabrodo, assenza di segnaletica. La politica del passato è stata miope non ha guardato alle nuove generazioni. Viabilità, parcheggi e collegamenti con Palermo sono passaggi cruciali per ripartire. Solo un gesto d’amore può giustificare la scelta di candidarsi ad amministrare un paese in dissesto finanziario”.
“Se Romanotto diventerà sindaco – ha detto Gelarda – non risolverà tutti i problemi con la bacchetta magica ma noi saremo con lui affinchè ricominci la ripresa dopo l’amministrazione dell’abbandono e del dissesto finanziario”. Secondo Teresa Alisena il progetto della Lega è l’unica alternativa credibile per cominciare a costruire un futuro diverso per Monreale.