Richieste troppo esose, frena la trattativa tra Arcidiacono e Gambino

Anche oggi, però, sarà una giornata ricca di contatti

MONREALE, 2 maggio – La sensazione, almeno quella odierna, è che la quadra alla fine possa trovarsi e che l’accordo possa essere raggiunto, ma non si può non registrare che la trattativa volta a far confluire lo schieramento de “Il Mosaico” nella fila di quello di Alberto Arcidiacono abbia subito ieri una brusca frenata.

Pare, infatti, che la delegazione di Gambino, tra l’altro molto nutrita, abbia messo sul tappeto una proposta ritenuta eccessiva da Arcidiacono e soprattutto dal suo entourage. Pur discutendo di programmi, di priorità e di metodo, la proposta de “Il Mosaico”, al momento di “stringere”, sarebbe stata questa: tre assessorati, la presidenza del consiglio, più qualche “benefit” del calibro di presidenza di commissioni, circoscrizioni o qualche incarico di sottogoverno.
Una proposta che, in questi termini, sarebbe apparsa come irricevibile ad Arcidiacono, intenzionato a considerare Gambino come interlocutore privilegiato, ma che, forse, si aspettava delle richieste meno esose. Il suo gruppo, frattanto, così come nella logica delle cose, si guarda intorno e non disdegna il “pour parler” con altre forze politiche: Forza Italia in primis, con Giorgio Rincione individuato come “testa di ponte” per instaurare un dialogo in grado di costruire qualcosa.


Attendista, almeno fino a questo momento (ma ogni situazione è mutevole e può cambiare da un minuto all’altro, specie se squilleranno i telefoni) la posizione della Lega, che ha già ricevuto qualche chiamata dai pontieri di Capizzi e che potrebbe riceverne delle altre dal gruppo Arcidiacono. Il Carroccio, con entrambi gli schieramenti, sul tavolo delle trattative porrebbe la questione Romanotto, considerato che il candidato sindaco al momento è fuori dal Consiglio comunale e che sarebbe dentro solo in caso di apparentamento tecnico con il sindaco vincente. Improbabile, quindi, a meno di una proposta cui non si può dire di no, che si accontenti di un accordo solo di natura politica, che escluda il simbolo di Alberto da Giussano nella scheda elettorale. Anche oggi la situazione è destinata ad evolversi nelle prossime ore e la stretta finale non è poi così lontana.