Come sarà la Monreale che vogliamo

Si è svolto oggi in aula consiliare il confronto fra tre dei quattro candidati a sindaco

MONREALE, 1 giugno – La Monreale che è oggi, quella che potrebbe essere domani. In mezzo i tanti problemi che ne caratterizzano la vita e le soluzioni che ciascuno riterrebbe opportuno adottare.

È stato sostanzialmente questo l’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio in aula consiliare tra tre dei quattro candidati a sindaco. All’appuntamento, infatti, mancava il solo Natale Macaluso, chiamato dalla segreteria di Giorgia Meloni alla convention romana di Fratelli d’Italia.

Alberto Arcidiacono Filippo Parello e Lillo Sanfratello, in rigoroso ordine alfabetico, hanno dato vita ad un confronto, non sempre con l’incisività che ci aspettava, su alcune tematiche che sono state poste sul tappeto dai moderatori, Amelia Crisantino, presidente della Pro Loco Monreale e il giornalista Luigi Gullo.

Il leit motiv (difficile che fosse un altro) ha messo il sindaco in carica da una parte, gli sfidanti dall’altra: con il primo a sciorinare ciò che la sua amministrazione ha realizzato in questi cinque anni e gli altri due, invece, a cercare di individuarne le falle e a rintuzzarne i meriti.

Alberto Arcidiacono ha puntato sulla fuoriuscita dal dissesto finanziario, sulle linee di finanziamento intercettate, che hanno permesso alla città di veder avviare alcune importanti cantieri, sull’aumento dell’offerta culturale. Ha ribadito l’importanza dell’apertura dell’ufficio Europa, dell’incremento delle presenze turistiche. Sulla questione dell’impiantistica sportiva ha presentato il conto della riqualificazione del campo sportivo, della realizzazione del palazzetto dello sport di Pioppo, del finanziamento della piscina di contrada Pileri. Sulla questione prevenzione incendi, invece, ha annunciato l’acquisto di due droni per una visione più efficace del territorio. Ha sottolineato l’importanza della pratica sportiva per provare a lenire il disagio giovanile, rimarcando il valore della collaborazione con le istituzioni scolastiche.

Il sindaco, parlando della questione cimitero, ha poi comunicato la volontà di intervenire sulla “casa del custode”, per consentire la realizzazione di circa 400 loculi.

Sulla questione “verde”, quindi, Arcidiacono ha parlato di piazzale Candido, per il quale è in progetto un’area parcheggio, della riqualificazione dell’antivilla e del parco urbano previsto in via Strada Ferrata.

Filippo Parello, parlando di turismo ed augurandosi di vedere Monreale alla stregua di Cefalù, sua città d’origine, ha auspicato un percorso enogastronomico per favorire la permanenza turistica nella cittadina, sottolineando la necessità di tenere pulito il territorio e valorizzando le iniziative finalizzate all’organizzazione di iniziative legate al pane di Monreale o al mosaico. Iniziative che superino la logica dei B&B e che vengano calendarizzate in maniera stabile, per rendere stanziale il turismo. Sulla questione sportiva ha obiettato sulla scelta di realizzare il palazzetto dello sport a Pioppo, cosa che a suo dire ne appesantirà il carico urbanistico, propendendo, invece, per una realizzazione lungo la circonvallazione. Venendo alla prevenzione incendi, Parello si è soffermato sull’esigenza di effettuare un efficace scerbamento, ribadendo la necessità di emettere ordinanze, ma soprattutto di farle rispettare. Sicurezza? “Se alle 20 non ci sono più vigili urbani, speriamo che ci diano una mano i carabinieri – ha detto – E poi le telecamere, chi le guarda?”. Il candidato del Movimento Cinque Stelle, poi, parlando di disabilità, ha sottolineato la necessità di abbattere le barriere architettoniche per consentire la fruizione dell’intera città. Il tutto, senz dimenticare l’importanza di dotarsi di un efficace piano regolatore.

Per quanto riguarda la questione “cimitero”, Parello ha sottolineato la necessità di avere il coraggio di procedere con gli espropri, chiedendosi chi gestirà quello previsto in contrada Renda. Quindi ha rimarcato l’auspicio di riaprire la villa e aumentare le aree destinate a verde. “Discuteremo con i cittadini – ha poi concluso – che sono parte integrante della politica monrealese”.

Lillo Sanfratello, infine, ha rimarcato l’assenza di programmazione nel settore turistico (“E se c’è stata non ce ne siamo accorti - ha detto – Non è possibile effettuare un resoconto nel mese di agosto) e quella di edilizia alberghiera, sottolineando come Monreale non sia in grado di offrire servizi. Ha sottolineato l’esigenza di puntare sul settore vinicolo, magari esportando una rassegna sul prodotto monrealese.
Indicando lo sport come “Il tallone d’Achille” di Monreale, Sanfratello ha poi individuato nella zona di Aquino quella secondo lui idonea all’impiantistica sportiva.

Ha poi comunicato di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica sulla questione degli incendi del 2023, proprio contro il Comune. Sulla questione “cimitero” ha ribadito la sua totale contrarietà alla realizzazione del cimitero in contrada Renda, dettata da un possibile ingresso dell’utenza palermitana, sottolineando l’esigenza dell’ampliamento del cimitero esistente, nel quale oltre 70 salme attendono ancora la tumulazione. Questione “verde”. “Solo le aiuole della piazza – ha ironizzato – quello che vedo è la villa chiusa e il ficus che non c’è più”.