Palermo, vi si rifugiavano gli studenti del liceo Vittorio Emanuele II durante l’ultima guerra: presto tornerà fruibile

Avviate le procedure per la riqualificazione del rifugio antiaereo che si trova sotto il cortile della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana. LE FOTO

PALERMO, 4 ottobre - L’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha av-viato le procedure per il recupero e il restauro del rifugio antiaereo utilizzato dagli studenti del liceo Vittorio Emanuele II durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di un rifugio antiaereo collocato al di sotto del cortile principale, a servizio dell’allora Liceo e ritrovato in ottime condizioni su segnalazione di Michele D’Amico, responsabile regionale del sindacato Cobas-Codir per le politiche dei Beni Culturali.

“Il già prestigioso e splendido edificio che ospita la Biblioteca regionale Alberto Bombace di Palermo - dichiara l’assessore dei Beni culturali Sebastiano Tusa - si arricchirà presto di un ulteriore elemento di attrazione di grande interesse storico per la città di Palermo. E’ intenzione di questo assessorato aprire al pubblico questa interessante struttura di grande valore storico architettonico e di grande interesse culturale per la memoria della città, che ha vissuto in maniera drammatica il conflitto mondiale”

Il dirigente generale Sergio Alessandro e l’assessore Tusa hanno effettuato un sopral-luogo alla presenza del direttore della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, Car-lo Pastena e del direttore del Centro Regionale per il Restauro, Stefano Biondo.“Ho dato incarico all’architetto Stefano Biondo – conclude l’Assessore Sebastiano Tusa – per la redazione di una perizia e di un progetto per il completo recupero del rifu-gio antiaereo, affinché in tempi brevi possa essere reso fruibile ai visitatori”.

Il rifugio antiaereo - afferma dal canto suo Michele D’Amico, che ha dato il via all’azione dell’assessorato - si trova sotto il cortile della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, in buono stato grazie al lavoro dei colleghi, (Giuseppe Cucco ed Enzo Trupia) dai quali è partita l'idea, che lo hanno ripulito e che prestano servizio presso la seconda più grande biblioteca del meridione d’Italia fondata per ordine di Ferdinando I di Borbone.

Ho interessato - continua Michele D’Amico - l'assessore regionale, Sebastiano Tusa e il Dirigente Generale del Dipartimento Beni Culturali, Sergio Alessandro, affinché il rifugio antiaereo possa essere recuperato del tutto e possa essere visitato dalla collettività. Se non ci si impegna a farlo conoscere alle future generazioni, vi è la possibili-tà di perdere pezzi importantissimi della memoria storica della nostra città.

Immediata - conclude Michele D’Amico - la risposta del dirigente generale del dipartimento Beni Culturali, Sergio Alessandro il quale dopo una visita effettuata nel corso della mattinata di martedì 2 ottobre, ha fissato un ulteriore sopralluogo per ieri pomeriggio, alla presenza dell’Assessore Regionale, del direttore della Biblioteca Centra-le della Regione Siciliana, Carlo Pastena e del direttore del Centro Regionale per il Restauro, Stefano Biondo, il quale dovrà eseguire una perizia più accurata e redigere il progetto per il completo recupero del rifugio antiaereo affinché possa questo essere tramandato alle future generazioni.