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Confraternita del Santissimo Crocifisso, non ci furono ammanchi: c’è allineamento tra i libri contabili e la cassa

Il commissario don Ferdinando Toia e il legale dell’ex presidente Valentino Mirto fanno chiarezza sulla vicenda

MONREALE, 11 novembre – “Non ci sono ammanchi nei conti della Confraternita del Santissimo Crocifisso. Non esiste alcun disallineamento tra i libri contabili e la cassa”. Lo afferma l’avvocato Piero Capizzi, legale dell’ex presidente della stessa confraternita, Valentino Mirto, dimessosi il mese scorso.

Dichiarazioni, quelle del legale, che vanno nella stessa direzione di ciò che afferma don Ferdinando Toia, chiamato dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi a ricoprire il ruolo di commissario straordinario della confraternita, dopo le dimissioni di Mirto.
“C’è allineamento tra il saldo riportato nel registro contabilità e il saldo del conto bancario” scrive il sacerdote nel suo rapporto al termine della sua attività cognitiva. Nello stesso documento Toia afferma come siano stati effettuati dei prelievi a partire dal 2011, ma come questi siano stati debitamente coperti, tanto che – come sottolinea – “l’intera somma è stata restituita”.

E proprio su questo particolare torna a farsi sentire l’avvocato Capizzi: “Il presidente della confraternita – fa sapere il legale – per statuto della stessa, ha titolo per effettuare operazioni di questo tipo, tanto da aver prelevato soldi per effettuare pagamenti. Tutto, però, lo ribadisco, è stato debitamente annotato nei registri contabili della confraternita. Saremmo in presenza di un ammanco – aggiunge Capizzi – se ci fosse stato disallineamento tra i libri e la cassa, ma così non è stato. Non c’è alcuna distrazione di somme e della gestione il commissario ha accertato l’allineamento. L’ultimo versamento sul conto della confraternita è avvenuto al momento delle dimissioni, quando Mirto, non essendone più il presidente, ha consegnato la cassa al commissario subentrante”.