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“Luce e geometria. Teofania dell’architettura nella cattedrale di Monreale” conferenza lunedì a Palazzo Arcivescovile

Sarà presentato uno studio inedito di Alessandro Di Bennardo

MONREALE, 19 giugno - “Luce e Geometria. Teofania dell’architettura nella Cattedrale di Monreale”, questo il titolo della conferenza che si svolgerà lunedì 22 giugno, presso la Sala San Placido del Palazzo Arcivescovile di Monreale con inizio alle 17.30.

L’iniziativa organizzata dall’associazione Mons Realis, con la collaborazione di Jean Paul Barreaud di Sicilia Svelata e con il patrocinio del Museo diocesano, dell’Assessorato Beni Culturali della Regione Siciliana e dei Comuni di Monreale Palermo e Cefalù, vuole evidenziare le intense relazioni tra le geometrie del complesso siculo-normanno e il moto apparente solare, un’identità simbolica per molti secoli dimenticata, ri-emersa attraverso il decennale lavoro di ricerca portato avanti dall’arch. Alessandro Di Bennardo che presenterà la sua opera, solo in parte pubblicata in “Ierofanìè della Luce.

La rivelazione solare del complesso benedettino di Monreale” nata dall’intuizione del compianto prof. Antonio Samonà. Parteciperanno ai lavori, fra gli altri Mons. Michele Pennisi Arcivescovo di Monreale, Piero Capizzi, Sindaco di Monreale, Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo e Rosario Lapunzina, Sindaco di Cefalù nella qualità di rappresentanti istituzionali del circuito arabo-normanno candidato al riconoscimento UNESCO di patrimonio dell’Umanità ed Enza Cilia, Direttore Centro Regionale Progettazione e Restauro della Regione Siciliana.

La conferenza vuole essere un’occasione per rileggere l’architettura del prestigioso Duomo di Monreale con gli occhi degli architetti dell’epoca, ovvero con gli occhi dell’astronomia e della cosmogonia antica, attraverso la comprensione dei modelli geometrici sacri secondo le tradizioni giudaiche, cristiane e islamiche, ma soprattutto attraverso l’applicazione delle antiche sapienze teologiche e simboliche le cui radici sono da ricercare nelle culture egizie, babilonesi e greche.