L'associazione "Nati due volte" mette in scena "Alice nel paese delle Super meraviglie"

Lo spettacolo si terrà sabato alle 16,30 in via Duca degli Abruzzi

MONREALE, 1 gennaio - L'associazione di volontariato "Nati due volte" Onlus, che si occupa di giovani diversamente abili, continua a regalare un sorriso anche e soprattutto in questo clima natalizio, con la rappresentazione della favola '' Alice nel paese delle Super meraviglie".

Tutti i collaboratori del centro che intrattengono, almeno tre volte a settimana, le 30 persone iscritte, sia di Monreale che di Palermo, con tante e diverse iniziative quali la musicoterapia o laboratori di manipolazioni, con il decoupage o con l'utilizzo del gesso, del plexiglass o di altro materiale, quest'anno hanno voluto cimentarsi, insieme ai ragazzi, anche nella recitazione, reinterpretando in chiave moderna l'intramontabile classico Walt Disney "Alice nel paese delle meraviglie", scelto perchè-"questa favola rievoca l'aspetto più felice di una vita travagliata dall'inizio alla fine; la felicità dei bambini"- ha sostenuto con fierezza Riccardo

Grimaudo, figlio del vicepresidente dell'associazione. La favola, infatti, non è, come può sembrare, una buffa storia per bambini; è ricca di messaggi: le creature che Alice incontra nel suo viaggio sono mezzi per farla maturare, mettendola di fronte a varie situazioni, che, quindi, impara a fronteggiare. A volte questi personaggi hanno le caratteristiche tipiche degli adulti: vanno sempre di fretta,non hanno tempo da dedicare alla bimba (come fa il Bianconiglio) o la trattano male. Altre volte insegnano qualcosa, come le buone maniere e la pazienza. Alice, dal canto suo, col progredire della storia, tende ad assumere proprio questi comportamenti dei grandi; non si accorge, per esempio, degli errori che commette, ma nota subito quelli degli altri. La piccola impara a cambiare per adattarsi all'ambiente e impara a gestire il rapporto con gli altri e a vivere nuove esperienze, impara a crescere, a prendere le proprie decisioni da sola, a non farsi mettere i piedi in testa dagli altri; un comportamento decisamente moderno.