Mercoledì si inaugura la mostra ''Francesco Testa. Pastore e Signore Benemerito''

L’esposizione è dedicata all’arcivescovo di Monreale, Francesco Testa, nei 250 anni dalla sua morte

MONREALE, 15 maggio – Sarà inaugurata mercoledì alle 19 presso il palazzo arcivescovile di Monreale la mostra dedicata alla memoria dell’arcivescovo Francesco Testa per celebrare i 250 anni dalla sua morte.

L’illustre prelato, originario di Nicosia, già Canonico della Chiesa palermitana, fu vescovo di Siracusa nel 1748 e dal 1754 arcivescovo metropolita di Monreale. Giurista, letterato, storico, mecenate, pastore illuminato e benemerito, Francesco Testa ricopre nel corso della sua vita delle cariche prestigiose: Visitatore regio, Deputato e Capo del Parlamento del Regno, Supremo Inquisitore di Sicilia.

L’arcidiocesi e la città di Monreale vive con monsignor Testa quella che viene definita la sua epoca d’oro, tanto nelle riforme sociali, nelle opere architettoniche e di utilità pubblica realizzate a Siracusa e a Monreale, così come nell’azione pastorale e religiosa, particolarmente nell’attenzione verso i poveri. Illustre per il suo mecenatismo, promosse lo studio e le lettere nel Seminario diocesano e nelle scuole arcivescovili, avendo attenzione per la formazione dei chierici, per l’istruzione dei giovani, trasformando Monreale nell’Atene di Sicilia. Di grande valore estetico e artistico sono le opere che manifestano l’alta committenza del Testa: le fontane del Drago e del Pescatore scolpite da Ignazio Marabitti, che abbelliscono la via che da Palermo conduce a Monreale; l’altare monumentale d’argento con le sei statue, commissionato a Luigi Valadier per il Duomo di Monreale; così come gli interventi di ingegneria idraulica per portare l’acqua nelle parti più alte e periferiche della città normanna, venendo incontro ai disagi delle donne e della popolazione.

La mostra, organizzata dal Museo Diocesano di Monreale, dal Duomo di Monreale, dalla Biblioteca Ludovico II de Torres del Seminario e dall’Archivio Storico Diocesano di Monreale, conduce il visitatore attraverso un percorso cronologico, segnato da libri, carte archivistiche, emergenze artistiche di rilievo nell’ambito del complesso monumentale del Duomo e del Museo Diocesano di Monreale, come vasi sacri, argenti, parati, oggetti liturgici, ritratti dell’arcivescovo e tele pittoriche. Per la prima volta sarà possibile ammirare da vicino e a tutto tondo le sei eccezionali statue d’argento del Valadier, cui si giunge al termine del percorso espositivo, con la riproduzione in grande formato dei monumenti marmorei, oltre alle bacheche espositive, che consentiranno di scoprire le opere giuridiche, storiche e letterarie di cui fu autore Francesco Testa, oltre che le carte manoscritte con le disposizioni, i provvedimenti, i resoconti delle visite pastorali e gli editti custoditi nelle carte d’archivio.

La mostra, allestita da Barbara Rappa, è curata da don Nicola Gaglio, don Giuseppe Ruggirello e don Giovanni Vitale, con il coordinamento generale, presieduto da Maria Concetta Di Natale, e composto da Sergio Intorre, Anna Manno e Lisa Sciortino, con un comitato scientifico di studiosi del settore, presieduto dall’Arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi.