Lo strano caso dell’apprendista libraia

Di Deborah Meyler

New York, città magica dove ogni sogno può diventare realtà. Esme ha ventitre anni, è incinta e cerca lavoro. Sulla vetrina della piccola libreria “La Civetta” vede il cartello “Cercasi Libraia”. Scatta dunque la magia che le consente di risolvere nell’immediato il suo problema del bisogno di lavoro, a parte il fatto che lei non ha idea del lavoro in libreria.

Ma è quello che ha sempre sognato e ad aiutarla ci sono i colleghi che diventano subito suoi amici e le insegnano il difficile mestiere di indovinare il bisogno di lettura dei clienti: il Mago di Oz può aggiustare una giornata cominciata male; Il giovane Holden consente di cambiare punto di vista e Shakespeare ha sempre la parola giusta per tutti.

Luke, in particolare, fra i colleghi amici è quello che entra più facilmente nelle sue corde attraverso il suono della sua chitarra. Mitchell, il fidanzato, brillante studioso e professore universitario, l’ha lasciata prima di sapere del bambino in arrivo e, quando lo sa, dopo un primo momento di crisi e una reazione infantile ed egocentrica, decide di sposarla.

Segue un breve periodo di euforia, ma la sensibilità di Esme, il suo amore per la lettura, il suo saper ascoltare gli altri non trovano riscontro nell’egoismo e nella superficialità di Mitchell.

Si rimane a leggere delle vicende di una ragazza che ci intriga, perché la sua curiosità per i libri, il suo saper instaurare rapporti leali e di stima reciproca, il suo interessamento per i senza tetto che frequentano la libreria ci rapiscono e ci pare di riconoscere nel fidanzato snob, quantunque colto, molti intellettuali che la nostra società accarezza e vizia facendoli credere importanti, mentre sono solo squallidi figuri che si trincerano dietro la loro erudizione che mai potrà diventare cultura, perché non sorretta da valori di umanità, generosità e lealtà.

Vaste e profonde conoscenze settoriali senza amore, sorrette solo dall’ambizione della carriera e dall’infatuazione per se stessi, generano la classe intellettuale che conosciamo bene, capace soltanto di allontanare i giovani dalla lettura. Libro pregevole che consente una lettura scorrevole e intrigante.

Rosa La Rosa

Lo strano caso dell’apprendista libraia
di Deborah Meyler

Editore: Garzanti