Perle ai porci

Perle ai porci

di Gianmarco Perboni

Anche quest’anno scolastico volge al termine. Professori, genitori e studenti, raccolgono i frutti dello studio, del non studio, del lavoro, dell’impegno, delle amarezze e delle grandi gioie. Il libro è consigliato a tutte le categorie sopra citate, le quali non potranno che trovarvi spunto per grandi risate e sotto sotto, molto in profondità e senza dirlo a nessuno, troveranno lo specchio della verità sulla scuola italiana.

L’autore, un precario quarantenne, un essere socialmente pericoloso, “la parte peggiore d’Italia”, è un insegnante d’inglese con incarico annuale in un istituto tecnico; egli scrive un diario, nel quale, con la sua ironia, non risparmia nessuno, né studenti, né colleghi, né presidi. Si autodefinisce “carogna”, ma capiamo subito che questa parola è una difesa blindata nei confronti di una scuola statale che viene sempre più svilita dai ministri avvicendatisi negli ultimi dieci anni, seguendo la corrente partitica più in voga al momento.

Egli ci presenta i suoi studenti e studentesse che hanno scale di valori della vita che vanno per la maggiore, tra i quali primeggiano 1) il cellulare, 2) l’abito firmato, 3) il motorino, 4) la play station per i ragazzi, diventare veline per le ragazze (salvo poi a pesare 90 chili) ed altre amenità. Ne esce un ritratto tragicomico della società italiana, che è ben avviata all’asservimento mentale, del primo furbone che salirà al potere e ci si accomoderà indisturbato.

Del resto chi avrà la capacità raziocinante superiore al “tamarro”? Chi sarà capace di progettare il proprio futuro senza pensare all’apparizione in tv? Chi comprerà volontariamente un libro? Chi sarà in grado di spegnere il cellulare o il navigatore satellitare, e guardare una cartina stradale senza per questo sentirsi perso in un groviglio di linee e nomi strani, dai colori che confondono la visione?

Il libro è pieno di perle divertenti, ma attenzione! I porci forse non sono gli studenti. Sono coloro che hanno organizzato minuziosamente da anni il degrado della scuola pubblica. In conclusione: ecco l’ultima cronaca di esame di licenza media che ho registrato. Mi preme dire che trattasi di allievo pluriripetente, arrivato alla stanchezza fisica della frequenza obbligatoria, deciso ormai ad affrontare la vita da adulto “responsabile”; le parole sono riportate con traduzione dal dialetto siciliano all’italiano. “Carducci Giuseppe, nacque in Francia nel 1300.” Alla domanda “Scrisse poesie?” risponde “No”

 

Perle ai porci
di Gianmarco Perboni

Rizzoli
ISBN: 9788817036047