Il gioco degli specchi

Il gioco degli specchi

Di Andrea Camilleri

“Lettura da ombrellone”. Troppe volte da parte di intellettuali doc, di quelli con tanto di pedigree e forte dose di puzza sotto il naso, abbiamo sentito bollare con quest’espressione delle letture interessanti e gustosissime, acute e sagaci che hanno il grave difetto di farci anche ridere.

Una volta per tutte: l’ombrellone è, nell’immaginario di chi lavora alacremente tutto l’anno, il luogo e il tempo della vacanza, il riparo amniotico dal mondo convulso, che serve a farci riassaporare la vita, a ricaricarci dopo le fatiche, a traghettarci alla prossima stagione di impegno senza riserve.

Pertanto, affinché una lettura sia “da ombrellone”, deve essere degna dei momenti catartici della vita; deve rinfrancarci lo spirito e, per ciò stesso, migliorarci.

Solo in questa accezione ci permettiamo di catalogare “Il gioco degli specchi” fra le letture da ombrellone, perché anche la spiaggia più affollata e rumorosa vi sembrerà deserta, persi come sarete dietro alla lettura di un Montalbano sempre più vecchio e autocritico, sempre più rigoroso con se stesso.

Si va avanti irrefrenabilmente con la lettura nella consapevolezza dell’onestà dell’impianto narrativo: il lettore è a conoscenza di tutte le informazioni che gli servono per risolvere il caso. Ci si intriga, leggendo, in una sfida logica che, sia pure facendoci sognare e ridere di situazioni, persone e frangenti della nostra cultura, non ci consente pause e non ci concede appello.

Risolvere il caso diventa appassionante quanto lo è per Montalbano, anche se, come sempre in Camilleri, la forza vera del romanzo non è la risoluzione del giallo (di rigore assolutamente scientifico!), ma, appunto, l’insieme equilibrato dei sapori (sic!), dei colori, dei personaggi e degli episodi. Perciò non è più l’ombrellone a isolarci dal mondo, ma il coinvolgimento magico in una lettura imperdibile.

 

Il gioco degli specchi
di Valerio Andrea Camilleri

Sellerio Editore - ISBN 8838925631