Prestiti scaduti

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Di Petros Markaris

Ha forse mai pagato qualcuno dei responsabili della crisi economica del 2009 che continua tuttora e non accenna a demordere? No! I responsabili sono tutti nei loro mega-uffici a Manhattan, a Francoforte, o dovunque ci sia denaro virtuale da far circolare per rovinare l’economia degli Stati e la vita della gente.

“PIGS” siamo definiti: l’acronimo di Portogallo, Italia, Grecia, Spagna, gli Stati di cui il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Comune Europea si vergognano e di cui fanno di tutto per disfarsi. E’ l’era delle agenzie di rating: il parere di uno di loro fa tremare interi Paesi. Basta che un’agenzia di rating definisca “spazzatura” le obbligazioni di un Paese affinché in quello Stato il governo promulghi leggi che decapitano il ceto medio, come è avvenuto da noi e in Grecia.

I governi garantiscono le banche e non i cittadini i quali pagano le perdite reali o virtuali delle banche con le loro tasse, con l’innalzamento dell’età pensionabile, con il blocco degli stipendi e i tagli ai servizi pubblici, come sanità, trasporti e istruzione. E’ in questo contesto che ci affanniamo con Charitos per le vie di Atene.

Senza considerare la precarietà della nostra economia, molti qui si sono scandalizzati dei fatti di Atene, della rivolta popolare di chi si è visto impoverire in poco tempo.

Anche il commissario Charitos ha subito tagli di stipendio ed altri aggravi, eppure è lì, alla ricerca estenuante dell’assassino di personaggi che, a vario titolo, sono responsabili della crisi, odiosi e odiati da tanti onesti cittadini loro vittime, ma contro cui il governo non ha mosso un dito e che sono stati, anzi, protetti e avvantaggiati dal sistema economico, nella botte di ferro di una finanza assassina, sorretta da regole di loro invenzione.

Ebbene, malgrado tali personaggi abbiano danneggiato non solo la Grecia (e quindi anche lui!) toccando vertici di assoluta depravazione, Charitos non fa una grinza, non dà tregua all’assassino per il quale, in verità, viene voglia di fare il tifo. Diamo la caccia a un uomo che istintivamente vorremmo premiare, per chiuderlo in prigione, secondo una legge che non ci sembra più, troppo spesso, uguale per tutti.

Una lezione di etica data senza retorica, al volante della nuova Seat con navigatore satellitare, barcamenandosi nel traffico nelle torride strade di Atene, traffico notevolmente rallentato anche dalle manifestazioni quotidiane di varie categorie di lavoratori e di pensionati arrabbiatissimi, mentre i nuovi ricchi sprezzanti scorrazzano in Porche, Atene piena di immigrati che sbarcano il lunario, negozianti che presto saranno costretti a chiudere bottega, uffici delle società “Off Shore”, ex campioni olimpionici, e colui che non ti aspetteresti mai…

Un uomo che viene da lontano, un uomo serio, mite, depositario di un’antica arte guerriera, un maestro nell’uso di una spada affilatissima…… Markaris prende spunto anche da un’altra piaga della nostra società: il doping sportivo, strettamente connesso alle quotazioni di borsa di molti sport e manifestazioni sportive. Intanto i delitti si susseguono, insieme alle vicende personali del commissario Karitos; non mancano i colpi di scena, le gustose macchiette, la citazione/descrizione dei saporiti piatti della cucina greca, un Montalbano greco allergico al potere, estraneo ad ogni vanità che ci trascina in una rincorsa fatta di logica e di intuizione e ci apre anche gli occhi sul funzionamento di un sistema economico immorale su cui la politica non ha più, da molto tempo, alcun potere.

 

Prestiti scaduti
di Petros Markaris

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