Parola di Cadavere

Parola di cadavere

Di Andrea Vitali

Torniamo volentieri ad Andrea Vitali che ci affascina sempre facendoci conoscere l’Italia vera: quella della provincia che a volte ammanta e a volte esalta personaggi verissimi, sempre al limite dell’incredibile. In questo breve romanzo, anch’esso ambientato a Bellano, l’Autore ci presenta un suo strano compagno di scuola delle elementari, noto in paese come “il Cadavere”, perché di carnagione pallidissima e di temperamento tenebroso, ma soprattutto per l’eccentrica passione del padre di costruire bare.

Il padre, Anemio Agrati, lavora come battellotto sul lago di Como e dunque non costruisce bare per …vivere, ma solo per hobby: una passione smodata che può esercitare solo di notte, visto che di giorno è al lavoro e che solleva le proteste dei vicini disturbati nel sonno dai rumori provenienti dal laboratorio.

Se a tutto ciò si aggiunge che Anemio Agrati (ma si può avere un nome proprio più azzeccato?) non è bellissimo, non ha un soldo, finisce in ospedale per inedia e ne esce sposato a sua insaputa con una donna orrenda, ancorché buona e servizievole, ma con l’avvenire spianato, ce n’è d’avanzo per desiderare di saperne di più sulla vita e sulle chiacchiere di Bellano e di sedersi per un’ora sulla panchina sul lago, sperando di imbattersi in qualche personaggio ordinario che ti racconti la sua straordinaria tragedia che assume i toni della commedia e, a tratti, della farsa. Lettura breve, ma intensa: da non perdere!

Rosa La Rosa

 

Parola di Cadavere
di Andrea Vitali

Editore: Garzanti